Isde Viterbo si rivolge a Istituzioni ed Enti competenti per il rilevamento di uranio nelle acque potabili della Tuscia

acqua

Il Decreto legislativo 23 febbraio 2023 n. 18, che ha recepito la nuova Direttiva europea 2020/2184 in materia di acque potabili, fissa il valore guida provvisorio per l’uranio – elemento tossico e cancerogeno – nelle acque destinate al consumo umano, in 30 µg/L.

L’Alto Lazio e l’intera provincia di Viterbo si estendono su un’area geologica di origine vulcanica e questa particolare conformazione determina già elevati livelli di radon – elemento cancerogeno certo di1 classe 1 – ed è, per la maggior parte, causa anche della presenza di elevati livelli di arsenico, altro elemento tossico e cancerogeno sempre di classe 1, nelle acque a uso umano.

Stante la situazione descritta e la nuova legislazione vigente, risulta necessario, al fine di proteggere la salute umana e in particolare quella delle donne in gravidanza e dei bambini, conoscere anche i livelli di uranio nelle acque a uso potabile e anche in quelle a uso irriguo, in quanto l’uranio può entrare e contaminare tutta la catena alimentare.

Si fa inoltre presente che la popolazione residente nella provincia di Viterbo, come da nota della ASL protocollo n.34025 del 28 aprile 2023, già presenta “… tassi di incidenza e prevalenza riguardanti alcune neoplasie, superiori agli standard previsti..”, sempre in questa nota si indicano quattro tipi di neoplasie, con tassi elevati per prevalenza e incidenza nel territorio, ovvero le neoplasie del sistema nervoso centrale, le neoplasie del polmone, le neoplasie dell’apparato digerente e quelle dell’apparato genito-urinario.

La provincia di Viterbo, in particolare l’area a sud di Viterbo, ha visto poi sviluppare negli ultimi decenni l’agricoltura intensiva del nocciolo e questo ha determinato e continua a determinare un ulteriore fonte di inquinamento rappresentato da pesticidi e fertilizzanti chimici che accrescono anche il rischio oncologico delle popolazioni residenti e alterano gli ecosistemi come nel caso del lago di Vico, come più volte segnalato.

L’Associazione medici per l’ambiente- Isde di Viterbo, per quanto sopra esposto, per studio e documentazione scientifica, chiede urgentemente di conoscere i risultati delle misurazioni effettuate e indirizzate alla ricerca dell’uranio nelle acque a uso umano in primis e nelle acque a uso irriguo nei Comuni della provincia di Viterbo.

 

Antonella Litta
referente per Viterbo dell’Associazione medici per l’ambiente
ISDE – (International Society of Doctors for the Environment – Italia)

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