Impianto fotovoltaico a Bomarzo, la Soprintendenza Archeologica esprime parere negativo

Bomarzo – Il giorno 8 ottobre si è tenuta su piattaforma digitale un’altra Conferenza dei Servizi del V.I.A. (Area Valutazione di Impatto Ambientale), nell’ambito del provvedimento autorizzatorio per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 100,13 MWp su una superficie di 83 ettari in Loc. Marcolino a Bomarzo. Nello stesso giorno è arrivato il responso più atteso dal gruppo dei consiglieri di minoranza CambiAMO, vale a dire il parere negativo della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale. Tale parere ha finalmente convalidato le gravi perplessità già espresse dal gruppo di minoranza attraverso le osservazioni inviate alla Regione Lazio lo scorso 4 maggio, com’è riscontrabile nel Verbale della Conferenza. Le osservazioni mettevano in luce la rilevanza archeologica, ambientale e paesaggistica dell’area e rimarcavano le irreversibili ricadute negative che l’impianto avrebbe sul territorio.
Il parere della Soprintendenza evidenzia, In sostanza, che il mega impianto, pur rientrando tra i lavori di pubblica utilità, risulta “di grave danno alla compagine paesaggistica, archeologica monumentale e territoriale in questione, sia per la collocazione in aree prossime a vincoli paesaggistici sia per l’elevato grado di artificializzazione che esse porterebbero nel contesto territoriale fragile e di rilevante interesse”.
Sfortunatamente, dal Verbale della Conferenza dei Servizi (https://regionelazio.box.com/v/VIA-64-2020) viene fuori che i pareri favorevoli alla realizzazione dell’impianto sono diversi, primo fra tutti quello del Sindaco di Bomarzo. Il rappresentante del Comune di Bomarzo ribadisce infatti “il parere positivo già espresso in considerazione del fatto che sono state messe in atto le mitigazioni e riduzioni richieste”.
Mitigazioni che però alla luce del parere negativo fornito dalla Soprintendenza si rivelano
insufficienti.
Insomma, tenuto conto degli interessi, la Conferenza “considera che i pareri espressamente positivi complessivamente consentono di esprimere un giudizio positivo”.
Alla luce di questo abominio, possiamo fare solo un ultimo appello alle autorità preposte: alla prossima CDS fate partecipare un rappresentante della coscienza del territorio e della nostra storia!

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