Il Sottopasso di via Emilio Bianchi a Viterbo e l’effetto speciale della Scala Santa

E’ stata ribattezzata la SCALA SANTA di Viterbo ma quanti di voi l’hanno notata nella sua nuova luce’? Avete attraversato ultimamente il sottopasso di via Marconi a Viterbo? Viterbo e’ tappa della via Romea ( Francigena) Entrando nel sottopasso da via Emilio Bianchi vedrete la propria immagine in diretta proiettata sulla scala Santa. L’ opera del maestro Aquilanti . Opera di riqualificazione inaugurata lo scorso luglio parte del progetto Viandante, risultato tra i vincitori del Bando “Arte sui Cammini”, indetto dalla Regione Lazio, che in linea con le indicazioni del Consiglio d’Europa, sostiene la realizzazione e installazione di opere d’arte contemporanea lungo i Cammini del suo territorio. Il progetto si inserisce in continuità con la missione culturale dell’Accademia che da oltre 5 secoli promuove e valorizza la pittura, scultura e architettura attraverso molteplici attività, incentivando la creazione di nuove opere d’arte e incoraggiando la conoscenza e diffusione del patrimonio artistico, storico e contemporaneo.
Il progetto Viandante, a cura di Barbara Reggio, coinvolgeil progetto di Andrea Aquilanti (1960) e approfondisce l’eredità storica e culturale della via#Francigena nel nord, nel tratto del Comune di Viterbo.
in talcaso il passaggio pedonale coperto di via G. Marconi, in pieno centro città, che incrocia direttamente la Francigena. L’opera di Aquilanti tratta l’arrivo a Roma da parte del viandante.
Grazie all’intricata rete di sovrapposizioni e sollecitazioni visive, le due opere di Andrea Aquilanti trasformano, anche attraverso un’importante riqualificazione urbana, il passaggio pedonale di via G. Marconi da semplice luogo di transito a esperienza fortemente caratterizzata, che evoca il viaggio come cammino spirituale. La prima opera, intitolata Scala Santa, si costituisce a partire da una duplice videoproiezione sovrapposta a sua volta a un dipinto su muro della Scala Santa, storico luogo di culto nelle immediate adiacenze della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. La videoproiezione restituisce il movimento dei passanti che, salendo e scendendo le scale esistenti, vedranno la propria ombra, ripresa da una telecamera fissa, interagire con l’immagine sottostante della Scala Santa, simulando così un’ideale ascesa dei viandanti. Le temporalità multiple che si generano e si intersecano scardinano la coscienza di illusività della rappresentazione. La seconda opera, Le mura e le porte, prevede quattro lunghi disegni a stampa, manipolati dall’artista secondo la pratica e il linguaggio estetico che contraddistinguono la sua poetica. Disposte frontalmente sulle pareti laterali del passaggio pedonale, le opere raffigurano la cinta muraria che abbraccia la Viterbo medievale, ultimo grande Comune prima dell’arrivo a Roma. Il lavoro ripropone l’intero perimetro esterno della città, intervallato dalle sue numerose porte, quale tragitto del pellegrino lungo l’asse della Cassia. Entrambi gli interventi riflettono sulla compenetrazione di diversi livelli di realtà e memoria attraverso la stratificazione di movimenti reali su movimenti virtuali: ombre, piani prospettici e paesaggi si sovrappongono e si affollano, animati dalla vita della città e dai movimenti del visitatore, protagonista in prima persona di un pellegrinaggio che sembra rimandare al corteo dello Sposalizio della Vergine, l’affresco di Lorenzo da Viterbo nella non distante Chiesa di Santa Maria della Verità.

INFORMAZIONI
Progetto: Viandante
Passaggio pedonale coperto, via G. Marconi n.51 – Viterbo
Contatti: tel. 3332138640; reggiobarbara@gmail.com
Progetto Viandante – Accademia Nazionale di San Luca

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