Il Sarcofago delle Amazzoni di Tuscania

di Francesca Pontani*

«Oggi non sappiamo nulla degli Etruschi, ad eccezione di quel che ci dicono le loro tombe. Abbiamo anche qualche riferimento a loro da parte di autori latini, ma di prima mano abbiamo solo ciò che offrono le tombe.

Perciò sono le tombe che bisogna visitare, oppure i musei dove è conservato ciò che da esse è stato asportato» (D. H. Lawrence, Itinerari etruschi)

 

Tra le più importanti di Tuscania, il sepolcreto di Madonna dell’Olivo si trova a pochi passi dal centro storico, adiacente alla piccola chiesa rinascimentale da cui prende il nome.

La necropoli è articolata su tre gradoni lungo il costone della Valle del Marta e accoglie numerosi sepolcreti monumentali riferibili per lo più all’età ellenistica. Tra questi spiccano la tomba dei Curunas, la suggestiva Grotta della Regina e la tomba detta del Sarcofago delle Amazzoni.

 

La Tomba del Sarcofago delle Amazzoni

Il monumento, scoperto nel 1967, si trova a poca distanza dalle tombe Curunas I e II. Composto da due camere disposte sullo stesso asse, nella prima camera, presso la parete di destra, fu rinvenuto il sarcofago che dà il nome alla tomba e che è ora esposto al centro della terza sala al piano terra del Museo archeologico nazionale di Tuscania.

Rinvenuto privo di coperchio, il sarcofago delle Amazzoni mostra un’esecuzione particolarmente accurata e fu in origine eseguito per essere collocato in posizione isolata nella stanza di sepoltura.

Esso risulta essere decorato su tre lati con scene di Amazzonomachia mentre sul quarto è rappresentata una scena di lotta tra animali. Entrambi i motivi, di derivazione greca, risultano diffusi in Etruria per il tramite della città di Taranto.

 

Le Amazzoni chi erano

Le Amazzoni: donne guerriere appartenenti a un popolo mitico, noto già alle più antiche leggende dei Greci, che ne collocavano la patria di origine fuori della Grecia. Nate da Ares e da Afrodite combattevano valorosamente, a piedi o a cavallo, con la lancia, con l’arco. Il mito conosce la loro comparsa in Tracia, in Siria , in Asia Minore, nella Grecia propriamente detta, e racconta le lotte da loro sostenute coi più famosi eroi greci. Plutarco parla di un sacrificio che veniva offerto loro in autunno.

 

Il Museo archeologico nazionale di Tuscania
http://www.comune.tuscania.vt.it/Museo%20archeologico.php

 

Foto Francesca Pontani

Nel prossimo articolo il 6 febbraio andiamo a Tarquinia

Francesca Pontani* – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guiderà i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.

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