Il progetto “Castro: una citta, tante storie”: da Farnese ai Farnese, grazie a ZOE Cooperativa Sociale

La straordinaria opportunità offerta dall’Avviso pubblico “L’Impresa fa Cultura” di Regione Lazio, cofinanziata dall’Agenzia per lo Sviluppo Territoriale del Ministero per il Sud, nel quadro del Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale, è stata colta, in provincia di Viterbo, anche da ZOE Cooperativa Sociale, che ha presentato un progetto estremamente avanzato e complesso di Gestione e Valorizzazione Innovativa di Siti archeologici e storici diffusi sul territorio, e dei Beni Culturali di un Museo Locale, legati alla riscoperta e valorizzazione dei resti di Castro, la capitale di un effimero Ducato dei Farnese, rasa al suolo appena un secolo dopo la sua nascita.

Zoe ha sede a Farnese e da questo piccolo centro della Tuscia, che ha il nome della grande Famiglia che nel Rinascimento ebbe notevole importanza per la storia d’Italia e d’Europa, dell’Arte e della Chiesa di Roma, opera in ambito interregionale, in due diversi settori: sociale, socio-assistenziale e socio-sanitario, rivolti in particolare a minori, persone fragili, anziani, disabili, e culturale, fornendo servizi di Informazione Turistica, Promozione, Biglietteria, Accoglienza, Guida e Didattica, Bookshop, Organizzazione Mostre ed Eventi, nelle provincie di Grosseto, con il Parco Archeologico delle Città del Tufo, i Musei Civici di Massa Marittima, la Pinacoteca e il Magma di Follonica, e di Chieti, con il Palazzo d’Avalos di Vasto.

Secondo Claudia Pietrini (nella foto), presidente della ZOE, “L’aspetto più importante dell’attività della Cooperativa, che si avvale di oltre cento collaboratori, tra i quali educatori, psicologi, sociologi, logopedisti, operatori socio sanitari, assistenti domiciliari, archeologi, storici dell’arte, operatori museali, è l’impegno a sviluppare le due aree, Sociale e Culturale, ricercandone costantemente la massima integrazione: credo fermamente che le attività sociali e socio assistenziali e sanitarie raggiungono i risultati più efficaci se si svolgono nell’ambito di attività individuali e collettive di tipo culturale: a dimostrazione di questa missione aziendale, la decisione di coinvolgere nella realizzazione del Progetto su Castro, oltre a diverse professionalità interne alla Cooperativa, anche gli ospiti di una Casa famiglia che la ZOE gestisce da diversi anni a Viterbo, nonché gli educatori e due interpreti LIS.

In quest’ottica, ZOE ha dato vita a un Gruppo di Progetto composto da diversi professionisti e aziende che, operando nei campi più diversi: informatica, telematica, videofotografia, intelligenza artificiale, grafica 3D, realtà virtuale, modellistica, ecc., coordinati da Adamantic Startup S.r.l., ha realizzato “Un progetto futuristico ancora unico nel suo genere – come commenta Pierpaolo Foderà CEO Adamantic – che dimostra a pieno come alcune delle opportunità offerte da un uso orientato delle nuove tecnologie, possano rilanciare e migliorare l’esperienza di fruizione di patrimoni, territori, peculiarità a volte nascoste o poco raggiungibili, dando soprattutto un accesso democratico anche a chi abbia dovuto finora rinunciare per limiti fisici e permettendo l’accesso alla cultura e all’arte in modo veramente interattivo, educativo e divertente”.  

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