Il poliziotto nel Ku Klux Klan di Spike Lee apre l’Integration Film Festival

Celebrato, premiato, inserito a pieno titolo fra i capolavori di Spike Lee accanto a Malcolm X e Fa’ la Cosa Giusta: “Blackkklansman” è l’ultima prova su pellicola di uno dei più importanti registi contemporanei americani, premiato con l’Oscar alla miglior sceneggiatura – firmata ancora da Spike Lee – e la menzione speciale della giuria al Festival di Cannes.

Siamo nei profondi Stati Uniti del 1970: Ron Stallworth è il primo poliziotto afroamericano di Colorado Springs. Da subito viene subissato di insulti, discriminazioni e atti di violenza di ogni genere, assegnato all’archivio e marginalizzato: è seduto sulla sua poltrona che leggerà sul giornale un avviso pubblicitario del Ku Klux Klan. Senza nemmeno pensarci, alzerà il telefono per proporsi come aderente al gruppo razzista e segregazionista bianco più noto degli Stati Uniti, usando la sua “voce bianca” per camuffarsi. E’ da qui che prenderà una rilevante operazione sotto copertura di infiltrazione nel KKK, gestita da Stallworth in collaborazione con Flip Zimmerman, collega poliziotto ebreo. L’indagine procederà verso esiti inaspettati mentre parallelamente alle pulsioni razziste e suprematiste nelle università e nei sobborghi neri si costruisce il movimento dei diritti civili, contro il quale il KKK prepara un sanguinoso attentato.

Tratto dalla storia reale e dal romanzo dell’agente Ron Stallworth, interpretato magistralmente da John David Washington, figlio e pupillo di Denzel Washington, e da Adam Driver, già visto in Star Wars nel ruolo di Kylo Ren, Blackkklansman  ha ottenuto il plauso della critica per il modo, profondo e per nulla pesante, in cui ha saputo affrontare e interpretare problemi delicati e raccontare un’epoca davvero intricata. Con noi a commentare il primo appuntamento di Caffeina Integration Film Festival, mercoledì 29 maggio alle ore 21, Eva Giovannini, giornalista Rai Tv già vista alla conduzione di Popolo Sovrano, oltre che su Rai2, Sky, La7 e alla scrittura con “Europa Anno Zero – Il ritorno dei nazionalismi” per Marsilio Editore.

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