Il magico concerto del pianista francese Luisada ha incantato il pubblico del Festival “I Bemolli sono blu”

Magico, eccezionale, fantastico e sono ancora pochi gli aggettivi per definire il concerto del pianista francese Jean Marc Luisada a “I Bemolli sono blu-Viterbo in Musica”, il festival diretto dal maestro Sandro De Palma. Il numeroso e attento pubblico della chiesa di San Silvestro a piazza del Gesù è rimasto incantato dal sublime tocco delle mani sulla tastiera del pianoforte, dai gesti solenni con cui Luisada ha eseguito le composizioni in programma a cominciare dalla Sonata per pianoforte in do maggiore “Relique” D. 840 di Franz Schubert nei due movimenti “Moderato” e “Andante” seguita dall’ “Adagietto” per piano (estratto dalla sinfonia 5) nella  di Gustav Mahler nella trascrizione di Alexandre Tharaud, ed è esploso in un lunghissimo applauso al termine della famosa “Rhapsody in Blue” di George Gershwin per la forza imperiosa con cui l’artista d’oltralpe ha offerto la sua versione capace di trasferire al piano la coralità e gli effetti di un’orchestra. Cosa dire di più? Luisadà avrebbe dovuto esibirsi al festival viterbese lo scorso anno e ha dovuto rinunciare a causa della pandemia, ma la sua presenza di quest’anno ha lungamente soddisfatto le attese degli appassionati che costituivano il pubblico della storica chiesa tra cui l’ambasciatore plenipotenziario del Giappone in Italia, Hiroshi Oe, e consorte, tornato a Viterbo dopo il suo applauditissimo concerto “Solo per passione” in apertura della manifestazione. La conferma della magnifica accoglienza di Lausada da parte dei presenti è stata sottolineata anche dagli scroscianti applausi a conclusione dei ripetuti bis offerti dal maestro, noto anche per il suo ruolo di Ambasciatore delle Arti e delle Lettere oltre che straordinario concertista in prestigiosi teatri di Parigi, New York, Londra, Tokyo e presente nei più famosi festival mondiali. Assistere a un suo concerto a Viterbo è stata certamente un’occasione storica.

 

Bemolliblu Comunication

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