Il Foggia si conferma la bestia nera della Viterbese, al Rocchi finisce 1-2 per i satanelli

di Valentino Cesarini

Viterbese – Foggia 1 – 2 (0-0)

Viterbese (3-5-2): Fumagalli; Marenco, Ricci, Monteagudo; Nesta (55′ Pavlev), Mbaye (55′ Andreis), Megelaitis, Rodio; Mungo (86′ Di Cairano); Marotta, Polidori. In panchina: Bisogno, Sorrini, Santoni, Semenzato, Riggio, D’Uffizi, Di Cairano, Pavlev, Manarelli, Andreis, Aromatario, Simonelli. Allenatore: Filippi.

Foggia (3-5-2): Nobile; Sciacca, Malomo, Rizzo; Garattoni, Frigerio, Petermann, Di Noia (45′ Peralta), Costa; Tonin (66′ Ogunseye), Vuthaj. In panchina: Illuzzi, Dalmasso, Di Pasquale, Schenetti, Chierico, Ogunseye, Peralta, Leo, Peschetola, Nicolao, Iacoponi, Odjer. Allenatore: Gallo.

Reti: 53′ Garattoni (F), 58′ Marotta (V), 79′ Di Pasquale (F).

Arbitro: Maggio di Lodi. Assistenti: Giacomo Monaco di Termoli, Francesco Collu di Oristano. Quarto Ufficiale: Lorenzo Maccarini di Arezzo.

Ammoniti: 52′ Fumagalli (V), 55′ Sciacca (F), 87′ Ogunseye (F).

 

Il Foggia era la bestia nera (2 vittorie e 3 pareggi nelle precedenti sfide ufficiali) della Viterbese e anche oggi si è confermata tale. Al Rocchi i pugliesi vincono per 2 a 1 portandosi a quota 14, mentre la Viterbese rimane in zona play-out con dieci punti. Proteste della Viterbese in occasione dei due goal dei pugliesi, soprattutto sul 2 a 1 di Di Pasquale a undici minuti dalla fine, che ha reso inutile il momentaneo pareggio di Marotta (il vantaggio ospite porta la firma di Garattoni).

I due tecnici optano per lo stesso modulo: 3-5-2. Filippi si affida alla coppia offensiva Marotta e Polidori con Mbaye che vince il ballottaggio a centrocampo con Andreis. Fabio Gallo invece preferisce Tonin a Ogunseye nella sostituzione di D’Ursi, che affianca Vuthaj in attacco.

La prima frazione è divertente con azioni sia da una parte sia dall’altra, ma di fatto i due portieri non sono chiamati a interventi complicati. Il Foggia si fa vedere subito con Di Noia, il suo colpo di testa viene salvato sulla linea da Ricci, provvidenziale a negare la rete ai satanelli. La Viterbese risponde con Mungo, ma Nobile è attento a dire no. Lo stesso estremo difensore ospite nel finale di primo tempo rischia la frittata perché la pressione di Megelaitis è vincente, ma la sfera termina fuori di poco.

La ripresa si apre con il botto. Al 53’ Foggia che passa in vantaggio: giocata pazzesca di Peralta, conclusione respinta da Fumagalli e sfera che arriva sui piedi di Garattoni che in acrobazia insacca. Filippi prova a svegliare i suoi effettuando un doppio cambio: fuori Nesta e Mbaye, dentro Pavlev e Andreis. Mossa vincente perché nemmeno due minuti dopo (59’) la Viterbese trova il pareggio. Azione iniziata dalla destra da Pavlev, Mungo serve Marotta che lascia partire una conclusione velenosa che trafigge Nobile. Ristabilita la parità le due squadre provano a vincere la partita, ma è il Foggia a crederci di più. Al 78’ Fumagalli è straordinario a dire di no sul colpo di testa di Ogunseye, ma un minuto più tardi nulla può sulla conclusione ravvicinata di Di Pasquale. Proteste viterbesi per un presunto fuorigioco del giocatore del Foggia, ma anche rivedendo le immagini la certezza della posizione irregolare non c’è. Sarebbe servito il VAR…Nel finale la Viterbese prova il tutto per tutto, ma è il Foggia a rischiare di calare il tris, trovando sulla sua strada uno straordinario Fumagalli, provvidenziale a dire di no in almeno due occasioni, mentre in una terza viene graziato dall’assistente che alza la bandierina sulla conclusione a rete di Vuthaj.

Foto di Massimo Luziatelli

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