Il cardinale Pietro Parolin, già arcivescovo titolare di Acquapendente, cittadino onorario dal 2014. “Potrò venire senza avvisare”

cardinale parolin e il sindaco Bambini

Il cardinale Pietro Parolin è tra i favoriti alla successione di Papa Francesco. Con una grande esperienza all’estero e provate capacità di mediazione nelle aree più critiche del pianeta, è considerato una figura ideale per gestire la situazione geopolitica attuale. Pietro Parolin è nato a Schiavon, in Veneto, il 17 gennaio 1955. È cardinale e arcivescovo e dal 15 ottobre 2013 al 21 aprile 2025 è stato segretario di Stato vaticano.

Ordinato sacerdote nel 1980, ha conseguito la laurea nel 1986 in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana con una tesi sul Sinodo dei vescovi. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede, ha prestato la propria opera presso le nunziature di Nigeria, dal 1986 al 1989, e Messico, dal 1989 al 1992. Nel paese latinoamericano è stato protagonista delle trattative che hanno portato al riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica e all’allacciamento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Nel 2002 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato sottosegretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, occupandosi in particolare delle relazioni tra la Santa Sede e i Paesi asiatici, su tutti Vietnam e Cina.

Il 17 agosto 2009 papa Benedetto XVI lo ha nominato, cinquantaquattrenne, nunzio apostolico in Venezuela, assegnandogli contestualmente la sede titolare di Acquapendente con dignità personale di arcivescovo titolare.

Nominato segretario di Stato nel 2013, a febbraio 2014 Papa Francesco lo ha nominato cardinale.

Il suo legame con la Tuscia. Parrocchia del Santo Sepolcro e Comune di Acquapendente lo hanno celebrato in un evento storico per il piccolo centro dell’ alto viterbese. Era il 13 aprile 2014 e, in occasione della Festività delle Palme, il Cardinale Pietro Parolin arriva ad Acquapendente accolto da tantissima gente, tutte le realtà della parrocchia e della città rappresentate si stringono attorno a lui. Acquapendente si è fatta onore e ha fatto gli onori al cardinal Pietro Parolin, segretario di stato del sommo pontefice concedendogli la cittadinanza onoraria. La celebrazione voluta dalla parrocchia di Acquapendente con il suo parroco don Enrico, ha visto dapprima il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del sindaco della città (foto cover), poi l’emozionante e composta celebrazione eucaristica con la presenza di tre vescovi, sacerdoti e ministranti. Il cardinale ha espresso parole di ammirazione e di gioia nel vedere tanta gente e una piazza gremitissima, e ha esordito dicendo che: “ormai con le chiavi della città che oggi mi avete consegnato, potrò venire ad Acquapendente senza avvisare”.

cardinale parolin ad Acquapendente

La celebrazione fu officiata da il vescovo di Viterbo Lino Fumagalli, il vescovo emerito Lorenzo Chiarinelli e il vescovo eletto alla sede titolare di Acquapendente Fabio Fabene.

Il parroco don Enrico Castauro ha espresso nell’occasione al cardinale Parolin parole di gratitudine e di ringraziamento per la sua visita che apriva in città il centenario della Madonna del Fiore, festeggiamenti che sarebbero stoti celebrati nel 2016.

Al termine della celebrazione il sindaco, a nome dell’intera città, ha letto la preghiera alla Madonna del fiore, il tutto sancito dalla benedizione apostolica del cardinale che ha poi lasciato piazza Fabrizio di Acquapendente fra un mare di folla e fedeli.

Un legame che ha sancito per il cardinale Parolin il rapporto infinito con la città di Acquapendente e la sua comunità. Oggi, con la scomparsa di un grande papa come Francesco, Pietro Parolin rappresenta un equilibrio tra tradizione e pragmatismo per le sue capacità di mediazione che ne fanno un protagonista di peso nella guida futura della Chiesa cattolica, soprattutto in un momento di sfide internazionali e interne difficili.(S.G.)

 

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