Gaia Del Pio, una passione per natura e animali

Nicoletta Di Luigi

Gaia Del Pio

Recentemente abbiamo scoperto l’esempio virtuoso del canile di Montalto di Castro, uno dei migliori della nostra provincia,capacità di accoglienza fino a 120 cani che grazie all’impegno e alla caparbietà dell’Associazione Animalista per Randagi di cui riveste la carica di presidente, ha saputo dare una casa a quasi tutti i cani ospitati.  A oggi sono rimasti molti box vuoti e poco più di venti unità ospitate. Questo traguardo raggiunto nasce  dalla dedizione e dalla serietà nel ricercare adozioni valide e consapevoli per far stazionare i cani il meno possibile all’interno del canile.

Abbiamo quindi voluto conoscere meglio l’Associazione che se ne occupa ed incontrare la Presidente, Gaia del Pio.

Una ragazza minuta, quanto forte e determinata, classe ’85, maremmana doc, che lascia a bocca aperta per come sa farsi rispettare anche da cani difficili di grossa taglia e da cavalli poco mansueti.

Infatti oltre ad occuparsi quotidianamente del canile di Montalto, Gaia  adora i cavalli, e ha con loro un rapporto davvero speciale. Sin da ragazzina vive a stretto contatto con gli animali, cresciuta circondata da cani, gatti e cavalli, interessandosi sempre a loro e preoccupandosi come poteva di nutrirli e curarli. Da sempre stregata dalla natura, è diventata la costante scenografia della sua vita: “Nutro un profondo rispetto per la Terra e per tutti gli esseri viventi (a quattro zampe)” racconta.

La diffusione così dilagante e quasi ossessiva degli animali domestici nasconde in sé il contagio di una moda?

“Dilagante” e “quasi ossessiva” sono termini che non mi piacciono. Direi che la concezione di accogliere un animale come membro della famiglia è soltanto la naturale evoluzione di una società civile.

Ovvio che certe esasperazioni come vestire i cagnolini a mo’ di bambini o esagerare acquistando per loro accessori preziosi è discutibile. Inoltre certe manifestazioni sono solo sinonimo di esibizionismo non di affetto per gli animali.

Ormai c’è una vera e propria popolazione a quattro zampe in continua crescita che ha bisogno di cure, cibo, veterinari, è il mondo dei canili o gattili, dei cani rifugio…

Il mondo di canili, gattili e rifugi non è in continua espansione, poiché questo significherebbe una maggior incidenza di abbandoni. In crescita, anche in tempi di Covid sono stati il mercato del Pet Food e del Pet Care, perché gli animali da compagnia, specie in città, hanno assunto un ruolo importante all’interno delle famiglie. Nelle zone rurali scardinare certe cattive abitudini è dura. Per questo è di vitale importanza che le istituzioni promuovano campagne di sensibilizzazione e convenzioni per far si che la gente comprenda che un popolo civile deve rispettare gli animali.

Quali sono i casi più tragici che le sono rimasti impressi? Quale la modalità efficace per far restare il meno possibile i cani nel canile?

 Casi che mi sono rimasti nel cuore ce ne sono davvero tanti. Alcuni di questi hanno scosso la sensibilità di molte persone e sono diventati, nel loro piccolo, dei “casi mediatici”: per esempio Diana, accompagnata in canile dalla padrona, causa trasferimento, dopo 11 anni insieme. Fortunatamente ha trovato una famiglia decisamente migliore di quella che ha lasciato. Oppure Igloo ed Imblù, unici due sopravvissi di una cucciolata gettata in cassonetto a poche ore di vita, adottati poi insieme… ne avrei tantissimi da raccontare! Come ogni altro “mercato” il segreto è nella visibilità e nel sapersi rapportare con chi desidera adottare. Il nostro è un canile molto piccolo, con poca visibilità, quindi per far sì che siano notati si fa un grandissimo lavoro sui social e in Rete.

Con il Canile di Montalto avete raggiunto un risultato sorprendente, l’adozione di oltre 500 cani, arrivando ad appena 20 esemplari ospitati…Quanto contano i volontari e quanti sono? Come siete organizzati?

Il lavoro dei volontari è fondamentale per poter raggiungere risultati simili. In realtà siamo sempre state poche, troppo poche, ma fortunatamente tutte con un buon senso del sacrificio. Cerchiamo di dividerci i compiti anche in base a quelle che sono le nostre capacità e inclinazioni, è sempre volontariato non lavoro.

 

Trovate il sostegno da parte delle istituzioni? Servirebbe una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica?

 Il nostro canile essendo comunale deve per forza di cose avere a che fare con le istituzioni pubbliche, dal Municipio alla Asl. Forse avremmo bisogno di più supporto e maggior considerazione da parte loro, perché  anche se per motivazioni diverse, siamo uniti da uno scopo comune: far uscire i cani dal canile. Ed una squadra collaborativa è sempre più efficiente!

Il Canile di Montalto, un ambiente di grande dignità, considerato non un parcheggio ma una fase di sosta soprattutto grazie a lei attiva presidente che la passione per gli animali la esprime con il cuore…

 Il senso del canile non dovrebbe essere quello di un arrivo definitivo. Questo è uno dei problemi concettuali che abbiamo in Italia. Ovviamente bisogna anche fare del nostro meglio per rendere la permanenza (più o meno lunga) più piacevole possibile. Quindi facendo uscire e socializzare i cani, spingendoli a giocare e a non deprimersi.

 E per quanto riguarda i cavalli? E’ un rapporto vissuto da sportiva o con raduni escursioni e viaggi esplorando le antiche vie, ammirando suggestivi panorami. Ci parli de I Cavalieri di Gaia…

La mia vita sportiva a cavallo è durata veramente molto poco in giovane età. Adesso i cavalli sono amici che riempiono le mie giornate, con i quali condivido tempo e meravigliose passeggiate. I miei cavalli provengono da situazioni che non erano idonee, o da chi voleva disfarsene, sono stati adottati proprio come si fa con un cane o un gatto. Il mio vecchio cavallo ha 30 anni, è per me come un fratello e starà con me fino alla fine dei suoi giorni. Stesso destino per quello più giovane, che mi regala giornate meravigliose immersa nella natura.

Equitazione etica ed escursioni a cavallo e giustizia sociale per i nostri amici a 4 zampe, una passione che in lei esprime soprattutto un grande rispetto per quel mondo favorendone una interazione con l’ambiente ed una sensibilizzazione verso la tutela del mondo degli animali. Qual è la risposta ad oggi?

 Parlando di cavalli la risposta è molto timida. Ci sta una timida tendenza a considerare anche gli equini animali d’affezione più che mezzo di trasporto, ma ancora siamo ben lontani dal poterli considerare tutelati. Per cani e gatti stiamo un pochino più avanti, ma la legge italiana purtroppo non tutela veramente gli animali.

Quali sono i suoi programmi prossimi futuri?

 Continuerò a difendere i diritti degli animali, portando avanti progetti con la mia Associazione Animalista per Randagi e insieme alle volontarie che ne fanno parte.

Il lavoro più importante è sensibilizzare le persone su temi importanti quali l’importanza della sterilizzazione di cani e gatti, che è l’unica arma, insieme alla microchippatura, per arginare il randagismo.

Ci auguriamo, considerati i buonissimi risultati, di continuare a gestire il canile  per il Comune di  Montalto di Castro, così da poter aiutare seriamente i randagi del territorio per poterli accudire seriamente come abbiamo sempre fatto e trovare loro famiglie adatte ad accoglierli per il resto della vita.

Nell’attesa  è stata creata una lista  lista su Amazon, affinché possiate aiutarci ad acquistare le cose necessarie per i cani e gatti che ospitiamo.Potete cliccare sul link e scegliere cosa donare. https://www.amazon.it/hz/wishlist/ls/3HY9EXVM3FL72…

A fine incontro possiamo assicurare che la energica presidente Gaia racconta la sua storia e l’impegno che lo ha portata a creare un circolo virtuoso per cui il canile non è un punto di arrivo ma una sosta.Chiunque avesse voglia di dare una mano  è sempre aperto.| Facedog | Canile Montalto di Castro.

 

 

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