Fonghini/ La Macchina di Santa Rosa sugli schermi Rai, per ricercare una vetrina prestigiosa

Giovanni Fonghini Blogger torna alla carica sulla possibilità di una diretta Rai del Trasporto della Macchina di Santa Rosa per renderlo ancor visibile nella sua spettacolarità. Se è vero che la Quintana di Foligno, evento ugualmente straordinario è riuscita lo scorso giugno a trovare l’accordo con la rete nazionale, perché magari con l’aiuto di uno sponsor importante non si possa pensare che il nuovo modello della Macchina di santa Rosa che andrà a concorso il prossimo anno, non possa godere di un esordio che ponga l’evento in una prestigiosa vetrina’?

Questo scrive Giovanni Fonghini:

“Con piacere ho accolto la notizia che le telecamere di Rai Storia saranno a Viterbo per documentarsi sul corteo storico di S. Rosa, il giorno 2 settembre e il giorno successivo, il 3, sul trasporto della Macchina di Santa Rosa e la sua storia. L’obiettivo è quello di produrre un documentario sulle macchine portate a spalla. Nel dicembre 2013 la rete delle grandi macchine portate a spalla, di cui fanno parte insieme a Viterbo le città di Nola, Palmi e Sassari, è entrata parte del patrimonio immateriale dell’Unesco. Un riconoscimento prestigioso che ha premiato il lungo lavoro e impegno di queste città. Orio Vergani, scrittore e inviato del Corriere della Sera,coniò per definire il trasporto della Macchina di S. Rosa la bellissima espressione “il campanile che cammina”. La sera del 3 settembre la Macchina di S. Rosa, una mole artistica illuminata alta circa 30 metri e pesante circa 5 tonnellate, attraverso le vie buie abbuiate del percorso, poco più di un chilometro, viene portata a spalla da 100 uomini (il numero varia in alcuni punti del percorso) chiamati “Facchini di Santa Rosa”. E’ un’emozione unica di uomini che per fede, devozione e spesso tradizione familiare – per molti la tradizione del Facchino di S. Rosa si tramanda di padre in figlio – affrontano con orgoglio la fatica di portare la Macchina di S. Rosa. Un’emozione che le parole non possono descrivere adeguatamente. Uno spettacolo che per la sua unicità, supportato da una tradizione plurisecolare, meriterebbe, senza sfigurare rispetto ad altri eventi televisivi, la prima serata televisiva su un canale nazionale. Negli ultimi anni, in tempi di social, è stato possibile seguire il trasporto anche attraverso la diretta streaming sulle pagine facebook dell’amministrazione comunale. E’ una buona cosa, nulla da dire. Ma continuo a pensare, come già scrissi nel settembre ’14 e nel settembre ’16 ai quotidiani locali, che la diretta tv in prima serata – il trasporto della Macchina di S. Rosa inizia alle 21.00 – di una rete a carattere nazionale abbia un altro peso e un altro impatto”

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