Fise, il programma del presidente Vittorio Orlandi

vittorio orlandi

Mercoledi 11 febbraio l’hotel Salus Terme ha ospitato nella Sala Tuscia la conferenza in occasione delle elezioni per la presidenza della F.I.S.E.

Domenico Merlani consigliere della cordata di Vittorio Orlandi ha introdotto il Cavaliere nella conferenza per la presentazione di quest’ultimo in questa nuova veste.

Punto forte dell’intesa tra Vittorio Orlandi ed i suoi consiglieri è, come lui stesso dice, la scelta intenzionale di persone che siano uomini di cavalli e affermati imprenditori così da poter avere a cuore le sorti della Federazione senza però alcun interesse personale.

Il programma della nuova rappresentanza dice Vittorio Orlandi verrà distribuito a tutti i centri ippici per delucidarne i punti salienti.

Come metafora dei valori del cavaliere troviamo la pianta; simbolo agreste scelto a rappresentare lo sport equestre.

Seguendo la metafora della pianta le radici sono i punti importanti da cui deve evolversi lo sport.

L’Etica alla base del programma. Nodo centrale da cui partirà la revisione.

Ma non è sufficiente. Anche il codice etico andrà applicato.

Trasparenza e meritocrazia devono andare a costituire la trama su cui tessere le fila della nuova federazione.

Parole semplici, che lasciano emergere dal volto degli auditori, venuti da tutto il Lazio, la speranza che qualcosa di serio possa essere fatto per l’equitazione in Italia.

Senza esperienza, dice, non esiste presidente che possa fare del bene; avendo 18 specialità differenti la conoscenza del mondo equestre è alla base.

La pianta nascerà sana se basata sulla revisione dei costi, i regolamenti sono complessi e creano costi per la loro difficile interpretazione aggiunge.

Il neo presidente propone l’abolizione delle spese superflue investite negli spostamenti nazionali che saranno invece convertiti in tele conferenze.

Fattore marketing è determinante per far si che la federazione sia esemplare ed estendibile.

“Fino a quando il nostro sport e la federazione saranno macchiati da azioni non etiche nessuno mai punterà su di esso per farlo emergere parole dure di un uomo serio”.

I temi centrali toccati durante la conferenza sono stati la crescita di: centri ippici, dei tecnici federali, dei cavalieri e dei proprietari.

Da questi elementi è costituita l’ equitazione ed è da qui che deve partire  la propulsione equestre, nonché avvicinamento a questa arte

I centri ippici come punto di forza e di partenza per una ricostituzione dalla base.

Nuove basi solide per uno sport etico.

Introduzione dello stellato come termine di valutazione per giudicare i centri ippici in base a ciò che offrono alla loro qualità, ai loro costi.

Tra gli obiettivi RIDUZIONE DEI COSTI tramite un contratto con i fornitori per acquisizione di energia a basso costo, programma per uno smaltimento del letame sostenibile e accordi con i consorzi per acquisti con riduzione spesa del 20 per cento.

La FISCALITÀ: chiarimenti con il ministero delle finanze per agevolazioni fiscali.

Linea comune dell’ istruzione con un SISTEMA UNICO ITALIANO  per l’ insegnamento dell’ equitazione e della formazione dei tecnici, così da avere una corrispondenza tra i super tecnici e la fine di tutto l iter formativo che si riscontra nei cavalieri.

Questa tecnica consentirà di avere una formazione di tipo seria, professionale e professionalizzante.

Molta importanza è stata data anche alle sponorizzazioni e al discorso in merito ai proprietari dei cavalli.

Orlandi ha infatti nella sua storia di cavaliere posseduto cavalli dai grandi mezzi che ha dato da montare a grandi cavalieri come Nuti, Arioldi, Moyersoen, Pessoa ed altri non da meno.

Conosce quindi in primis quelle che sono le difficoltà e gli oneri cui si sottopone chiunque investa nell’ acquisto o allevamento di cavalli.

Domenico Merlani proprietario dell’Allevamento degli Assi individua nell’allevamento del cavallo italiano un tassello importante e costituente dell’equitazione:

Tra gli obiettivi rilanciare il Made in italy dell’allevamento del cavallo.

Chiude lasciando un quesito in sospeso: “Perché approvviginarsi all’estero invece che incrementare la produzione italiana”.

Tra i temi trattati durante gli interventi anche la questione del CENTRO FEDERALE DI EQUITAZIONE  e la sua tanto agoniata sorte.

A questo proposito Vittorio Orlandi risponde proponendo interventi di riqualificazione e magari, con l’ aiuto di Federazioni sportive italiane altre dall’equitazione  finanziare i lavori di ristrutturazione così da avere un centro polifunzionale sportivo.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI