Fabio Maria Alecci e Gianluca Esposito, a Vitorchiano inseguiamo il ritmo lento della bellezza

di Sara Grassotti

La Prima Stanza Home Gallery, già il nome sollecita la fermata. Siamo a Vitorchiano, in via Arringa, quella che per antonomasia viene definita il Corso del paese. In molti l’hanno intercettata per la prima volta recentemente durante l’evento Peperino Fiore, a cui la Home Gallery ha dato nella scenografia un’espressione di grande creatività e bellezza. In questo spazio unico, l’arte contemporanea ha il significato dell’accoglienza del visitatore nel segno dell’armonia, della condivisione, e come qualcuno ha detto “di rigenerazione e di riflessione per chi incuriosito salendone le antiche scale trova a immergersi in un nuovo mondo”. Tutto è nato da un progetto legato a una nuova scelta di vita di due artisti Fabio Maria Alecci, d’origine siciliana, e Gianluca Esposito, romano, che dalla capitale sono giunti casualmente a Vitorchiano il borgo sospeso, ne sono rimasti ammaliati e ci si sono fermati per trovare una loro dimensione, una nuova fonte di ispirazione da condividere con gli altri attraverso le proprie creazioni originali, dettate da una quotidianità slow, opere  piccole e grandi poste all’attenzione di tutti. Perché l’arte è di tutti, è universale ed esula dai confini. Difatti in quello che possiamo definire un atelier delle arti applicate chi vi entra ne rimane attratto intimamente.
La Prima Stanza Home Gallery si concentra in un unico ambiente, ma il colpo d’occhio per chi vi entra è carico di opere fissate al muro, animali di alluminio collocati alle pareti, sculture che hanno in modo equanime il valore di un’opera d’arte nuova, o almeno più recente, e che trasmette un tema o uno stato d’animo del nostro tempo, quindi difficile da definire ma facile da entrarti dentro nel campo visivo e nell’anima. Fabio Maria Alecci e Gianluca Esposito, a nemmeno un anno di distanza dal loro arrivo (nel 2021 dopo il lockdown), hanno reso La Prima Stanza Home Gallery punto di congiunzione tra una comunità e visitatore, di cui oggi i due artisti sono una parte complementare. Se vi dovesse capitare di trovare momentaneamente la Home Gallery chiusa, sappiate che sono in giro per la Tuscia in cerca di ispirazione. Sono ormai parte di quella strada, di questi luoghi. Se invece si entra senza preavviso, come è capitato a chi scrive, si concedono con grande generosità e allora riesci a scoprire più di loro…

Quali sono le vostre storie e come è nato il vostro sodalizio artistico?

Gianluca: “Nasco come attore, ma dopo alcune esperienze cinematografiche e una collaborazione più duratura con una piccola compagnia teatrale romana, non ho impiegato molto a capire che quello non era proprio il mio ruolo. Poi, quasi per caso, mi si è spalancato l’universo della ceramica e lì ho trovato la mia dimensione creativa: riuscivo a esprimermi e a coincidere con le mie creazioni”.

Fabio: “Sono originario di Catania e provengo da una famiglia di sarte e modiste. Infatti il mio esordio è stato proprio nel mondo delle stoffe e dei tessuti, fino alla fine degli anni ’80, quando ho avuto modo di incontrare l’artista Annie Ratti della quale sono stato assistente per alcuni anni. Per lei sono approdato nella Capitale, dove anni dopo ho fondato insieme all’interior designer Walter Di Paola l’ass.cult. Alecci e Di Paola, esperienza conclusasi nel 2017. E’ sempre a Roma che ho incontrato Gianluca. Ci siamo conosciuti per caso ed è scattata subito una forte affinità elettiva che si è in seguito tradotta nella condivisione dello stesso spazio artistico, lo studio/atelier Bixio 41 e nella realizzazione di mostre”.

Cosa vi ha portati da Roma a Vitorchiano?

Gianluca: “Avevamo bisogno di fuggire dalle velleità che la grande città ha. In un primo momento, eravamo orientati verso la Sabina, ma non riuscivamo a trovare le risposte che cercavamo da quel territorio. Così, siamo capitati a Vitorchiano, dove eravamo già stati nel 2010, in occasione della partecipazione alla manifestazione Marzio 58, curata dall’associazione locale IANUS ”.

Fabio: “Il legame con Roma si è spezzato nel corso del tempo, come spesso avviene in qualsiasi rapporto. Avevamo bisogno di una dimensione più umana, dove poter anche incidere di più con i nostri progetti. E a Vitorchiano pensiamo di averla trovata, la nostra Home Gallery si presta perfettamente a essere lo spazio ideale per le nostre opere”.

A cosa v’ispirate principalmente?

Gianluca: “In questa fase, per quel che mi riguarda, alla favola morale e al giocattolo inteso come oggetto che pur non perdendo la sua anima ludica, riesce anche a farsi carico di significati complessi e ad avere più letture… O meglio una lettura sfaccettata e a più strati”.

Fabio: “Senz’altro nei miei lavori trapela il background di costumista, quindi un’accurata attenzione ai tessuti e alle stoffe e un chiaro riferimento alla cultura siciliana, che fondendosi col mio bagaglio di memorie personali si trasforma in una reliquia laica e straniante. Inoltre amo molto impiegare materiale di recupero, interesse questo che condivido con Gianluca”.

Avete pensato di realizzare una installazione che sia l’identificativo di Vitorchiano?

G e F: “Abbiamo avuto una bella accoglienza da parte del Comune, che ci ha dimostrato disponibilità in varie occasioni, però di lavori nel paese e per il paese non ne abbiamo ancora parlato. Del resto siamo qui da poco e abbiamo bisogno di conoscere meglio il territorio, soprattutto per comprendere di cosa ha bisogno”.

Quali sono i vostri progetti, in questa ripresa di vita normale?

Gianluca: “Innanzitutto, lo scorso venerdì nella Galleria Polid’arte di Spoleto è stata inaugurata la mostra ‘Esposti a Fortuite Coincidenze‘, che durerà fino al 16 luglio a cura di Serafino Amato, dove partecipo indipendentemente dalla Prima Stanza Home Gallery.
Si tratta di una collettiva davvero interessante, che nel weekend ha riscosso un buon successo, anche grazie alla concomitante apertura del Festival dei Due Mondi, che richiama sempre un vasto pubblico.
Ad agosto, poi, siamo stati invitati entrambi a partecipare individualmente a una collettiva che inaugurerà presso la sede della biblioteca comunale di Avigliano Umbro”.

Fabio: “In prospettiva, invece, abbiamo un progetto davvero interessante, ideato dal Mubaq (Museo dei bambini L’Aquila), che prevede la realizzazione di installazioni di vari artisti, tra cui noi, nei giardini delle casette prefabbricate del Borgo San Lorenzo costruite in seguito al terremoto dell’aprile 2009, nel comune di Fossa.
Come Prima Stanza Home Gallery, invece, i nostri progetti sono tanti, ma come abbiamo detto ancora da definire”.

Provenendo dal mondo dello spettacolo, conoscete il nuovo proprietario della Torre di Chia, la casa di Pasolini nella Tuscia? L’attore Gabriele Gallinari…

G e F: “No, non conosciamo Gallinari e non sapevamo neanche che la Torre di Chia fosse stata acquistata da un privato. L’ideale, forse, sarebbe stato realizzare una casa-museo. Ma visto che il nuovo proprietario è un attore, siamo sicuri che rispetterà in maniera sacrale l’energia di quei luoghi tanto cari a Pasolini”.

In buona sostanza la Tuscia è una terra di artisti in incognito, che vi trovano normalità e ispirazione…

Alla fine, riprendendo la via d’uscita, ti accorgi che l’animo di questi due artisti pullula soprattutto di esperienza umana, senza scindere dalla giocosità, la vera arte di cui mai come oggi abbiamo bisogno e ce ne dissetiamo tutti. In parole semplici un invito a lasciarsi andare…

 

Per una visita su appuntamento alla Prima Stanza Home Gallery e per conoscere i due artisti:

Fabio Maria Alecci e Gianluca Esposito

E mail: laprimastanzahomegallery@gmail.com       

Facebook: www.facebook.com/laprimastanzahomegallery

 

                               

                             

  

            

© foto La Prima Stanza Home Gallery

 

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