Enrico Sulli: la ritrovata passione per il windsurf va oltre la cecità

Nicole Chiassarini

Conosciamo Enrico Sulli, classe 1972, ormai non vedente dal 2016 dopo un glaucoma diagnosticatogli dieci anni prima. Accompagnato da Thor, il suo fedele cane guida, oggi vive a Ronciglione e ci racconta della sua più grande passione, il Windsurf, un’attività sportiva che consiste nel muoversi in acqua su una tavola grazie principalmente all’azione propulsiva determinata del vento su una vela.
La sua disabilità lo portò, nel 2010, a interrompere l’attività e a mettere da parte il suo grande amore per questo sport: “Smisi quando colpii un altro windsurfer, mi resi conto che non potevo continuare. Ma la mia passione è stata più forte di qualsiasi altra cosa, infatti l’anno scorso mi ha fatto riaccendere la voglia di ricominciare e riprovare a salire su quella tavola. Inoltre, vivendo sul lago, sono tentato quotidianamente e non avrei potuto continuare a dire di no per molto tempo ancora”.
Così l’amore viscerale per l’acqua lo ha spinto a non abbattersi, in modo tale da iniziare una seconda vita alla ricerca del superamento dei propri limiti, partendo proprio dal circolo velico sul Lago di Vico, il Club Vela Vico.
Ma non è l’unica associazione al quale Enrico si interessa, infatti, ben presto conoscerà la Action 4 Amputees ASD, l’associazione di Francesco Favettini, situata nell’Isola dei Gabbiani in Sardegna, nata nel 2014 come prima al mondo ad occuparsi di Windsurf per disabili fisici, disciplina che oggi ha preso il nome di Adaptive Windsurf.
“È proprio lì che nacque l’idea, oggi obiettivo, di portare il Windsurf in classe paraolimpica, ma non solo. Infatti ripresi ad allenarmi seriamente, aiutato da uno smartphone, degli auricolari e da persone che mi pilotavano dalla spiaggia o da un gommone. Le prove ebbero successo, perciò decisi di postare un mio video sulla pagina Facebook dell’Associazione. In poco tempo venne visto da più di 11mila persone e ricondiviso dalla World of Windsurf, la rivista più importante su questa disciplina”.
L’obiettivo principale dell’atleta Enrico Sulli, ormai conosciuto da molti come “The Fast Blind Rider”, si dimostrò subito essere quello di attirare l’attenzione sulle sue capacità; così come quello di far capire al mondo intero che non esistono limiti, che siamo noi stessi a creare muri invalicabili, nient’altro. Ed è attraverso questo amore innato per il Windsurf che Enrico iniziò ad inviare un importante messaggio, ossia che chiunque come lui potesse riaccendere o coltivare delle passioni. Ma anche sensibilizzare a livello nazionale tutte le famiglie con parenti non vedenti, o disabili, e stimolarli attraverso uno sport come quello.
“Sarebbe bello se le famiglie decidessero di venire in vacanza qui per convincere, magari i loro figli affetti da cecità o disabilità, che non è affatto vero che un handicap ti obblighi necessariamente a stare fermo”.
Ed è stato, forse, grazie alla volontà di portare avanti questo encomiabile esempio che Enrico tenterà, a maggio, una traversata denominata “The Blind Challenge”, una prima mondiale che vedrà l’atleta arrivare a Marina di Grosseto partendo da Castiglione della Pescaia, passando per gli isolotti delle Formiche di Grosseto. Più di 20 miglia marine in un’impresa unica nella storia del Windsurf che sta già avendo un grosso impatto sociale e che non mancherà, certamente, di ottenere un riscontro più che positivo.
Durante questi momenti Enrico sarà solo, eccezion fatta per il suo fidato compagno di avventure Francesco, che seguirà Enrico comunicandogli via auricolare tutte le informazioni essenziali, quali la direzione, il vento, le onde o eventuali ostacoli.
Una persona con una passione immensa che produce quella dedizione, capace di grandi cose nonostante’handicap.
Enrico Sulli il campione che si definisce un disabile sano. Di fatto sarà il primo non vedente a planare e strambare Ora non resta che aspettare maggio; la data della traversata dipenderà dalle condizioni meteo-marine, ma per il momento non possiamo che augurargli un enorme “in bocca al lupo” prendendo atto di come la caparbietà e l’amore per qualcosa siano capaci di donare una forza incommensurabile che supera ogni barriera.

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