E a Vetralla s’inventarono la “Scarpa del pellegrino”

di Arnaldo Sassi

“…e cammina, cammina, cammina…”. No, non è il passaggio di una fiaba da raccontare ai bambini. E’ la sintesi di quanto avvenuto una domenica mattina di fine maggio, nella sala consiliare del Comune di Vetralla, dove è stata presentata la “Scarpa del pellegrino”.

Una calzatura? Certo. Con tanto di griffe della premiata ditta Giuliani, azienda ortopedica rinomatissima, che vende in tutto il mondo, e che proprio nel paesino della Tuscia ha la sua sede; e con tanto di logo del Comune di Vetralla. Una scarpa particolarissima e originale, destinata soprattutto a coloro che vogliono cimentarsi nei percorsi della storica via Francigena.

L’idea è venuta all’assessore alla Cultura Daniela Venanzi e a Leonardo Piozzi Giuliani, presenti entrambi al vernissage della novità, insieme al sindaco Sandrino Aquilani e al presidente dell’associazione europea via Francigena Massimo Tedeschi.

Ed è stato proprio Aquilani a sottolineare come questa iniziativa si inserisca perfettamente nella politica del Comune che ormai da vent’anni è socio dell’associazione suddetta e profonde i suoi sforzi per valorizzare un percorso che è culturale, ma anche paesaggistico e turistico alla stesso tempo.

Tedeschi ha ripercorso il cammino dell’associazione di cui è presidente, ricordandone l’istituzione nell’ormai lontano 2001, sviluppatasi negli anni e che oggi riesce ad unire numerosi comuni da Canterbury fino a Roma.

Poi è arrivato l’aspetto più interessante, affidato a Leonardo Piozzi Giuliani, che ha descritto nei minimi particolari questo connubio, fatto di ispirazioni e di volontà, da cui sono nate così due scarpe con caratteristiche particolari ed esclusive, alle quali Giuliani ha applicato l’esperienza e la competenza pluridecennale, brevettando la formula e dedicando la linea al comune di Vetralla.

La prima scarpa, dai contorni vintage trekking e dalla costruzione anatomica, è in grado di accompagnare la camminata e sostenere il peso con il giusto equilibrio, su tutti i tipi di terreno. La seconda, completamente ecologica, adopera invece una particolare tecnica costruttiva, utilizzando le mascherine Ffp2 come tomaia esterna, mentre internamente quelle chirurgiche. Questa speciale tomaia poggia su fondo prevalentemente naturale in gomma para ed è eccezionalmente propulsiva nell’esecuzione del passo, studiata proprio per poter camminare con leggerezza, dinamicità, sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Senza dimenticare la completa impermeabilità all’acqua e la qualità superiore.

Ma non è tutto: perché la vendita della scarpa servirà anche a mantenere il decoro della Francigena. Per ogni scarpa vendita infatti, 10 euro saranno devoluti al Comune per curarne la manutenzione. Insomma, un’operazione a costo zero, anzi con un’entrata dedicata, che punta al turismo e alla cultura.

Terminata la presentazione, è partita la passeggiata fino a Foro Cassio (il sindaco Aquilani ha fatto da cavia indossando un paio delle suddette scarpe) dove c’è stata l’apoteosi con assaggi di varie specialità gastronomiche locali.

La presentazione dell’iniziativa (da sin. Leonardo Piozzi Giuliani, il sindaco Sandrino Aquilani, il presidente della Francigena Massimo Tedeschi e l’assessore Daniela Venanzi)

 

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