Dopo un primo flop sul riconoscimento dello Stato di Palestina, il Comune di Viterbo ci riprova

presidio VT

Lo scorso 30 settembre, il Consiglio comunale di Viterbo è stato convocato per discutere, tra i vari punti del giorno, la guerra in Medioriente. Due le linee guida, poi diventate tre, con l’aggiunta della proposta presentata dal Partito Democratico, a cui si è sommato un ulteriore documento, presentato dal gruppo di Fratelli d’Italia per proporre il riconoscimento dello Stato d’Israele da parte dei paesi arabi. Un’eresia, visto che Israele esiste dal 4 maggio 1948, ossia poco prima della fine del mandato britannico sulla Palestina.

Dopo una pausa di circa un’ora di confronto, la sindaca Chiara Frontini ha rimandato la questione al prossimo consiglio comunale, programmato per la mattina del 14 ottobre alle ore 9.30, avendo preso in considerazione la paradossale mozione presentata da quattro consiglieri di Fratelli d’Italia per riconoscere lo Stato d’Israele, che dal novembre del 1947 è già sul piatto della politica mondiale, a suon di violazioni del diritto internazionale. Dal 1967 ad oggi, Israele è stato accusato di aver violato diverse risoluzioni delle Nazioni Unite, principalmente relative all’occupazione dei territori palestinesi, alla costruzione di insediamenti, e allo status di Gerusalemme. Le violazioni includono il mancato rispetto della risoluzione del 1980 che dichiara Gerusalemme capitale “completa e unita” e l’annessione di Gerusalemme Est, azioni condannate dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Non c’è pace senza giustizia, oggi a Gaza c’è una tregua, a voler restituire senso alle parole. E senza l’autodeterminazione del popolo palestinese non ci sarà mai pace in Medio Oriente. L’applicazione del diritto internazionale è il faro che ha guidato la rotta della Global Sumud Flottillla, che ha smosso equipaggi di mare e di terra a livello globale per tener viva l’unica luce che può illuminare la speranza di libertà per la Palestina e per l’intero mondo.

sciopero Vt 3 ott 2025

Per questo l’auspicio è che il Consiglio comunale riesca a onorare il proprio ruolo, a dare una risposta a quei cittadini che manifestano e presidiano piazza del Comune da circa un mese, a dare un segno di solidarietà della città di Viterbo al popolo palestinese.

 

Arci Comitato Provinciale Viterbo

 

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