Donatella Salvatori, presidente della Consulta, l’importanza del volontariato nell’emergenza Covid

Di Nicoletta Di Luigi

Donatella Salvatori, già attiva nelle istituzioni come consigliere comunale, nell’ottobre 2020 diventa presidente della Consulta del volontariato viterbese. Alla guida della consulta il suo nuovo ruolo è quello di coordinare e promuovere il mondo dell’associazionismo e del terzo settore e in questa veste anche quello di rappresentare il primo cittadino.

Donatella, 56 anni, felicemente moglie da 35 e felicemente madre di un trentenne, ha sempre sentito vicino a lei il mondo del volontariato, ma qualche anno fa un problema personale importante l’ha avvicinata all’associazione della quale ora è vice presidente, attiva sul territorio a fianco delle donne malate di tumore alla mammella.

“E’ stato in quel momento che ho capito quali sono le vere priorità e il vero ruolo del volontariato. Trasferire una parte del proprio tempo al servizio di chi ha bisogno, ti rende ricca e serena. I traguardi raggiunti nel percorso mi hanno convinta che questo era ciò che volevo fare nel mio tempo libero.”

Un esordio in un periodo di pandemia, in cui il sociale riveste un tema sensibile. Come impiega le sue forze per una proficua attività accanto alle associazioni?

E’ vero, un esordio complicato, ma sono convinta che proprio in questo momento il mondo del volontariato svolga un ruolo fondamentale per supportare le istituzioni. Ho trovato una macchina organizzativa ben avviata dai miei predecessori e ringrazio il presidente uscente Insogna per quanto fatto durante il suo mandato. Per ciò che si riesce a fare, ho l’appoggio delle istituzioni presenti sul territorio, in particolare del settore servizi sociali e dell’assessore  Sberna, con la quale ci siamo da subito attivate. Cerco di fare da coordinamento tra le varie associazioni e gli organi comunali. Nell’ultimo bilancio abbiamo ottenuto fondi che sono stati messi a bando ed assegnati integralmente, dando priorità all’emergenza Covid in corso. Spero per il 2021 di avere ancora più spazio e sto lavorando per questo.

Come riesce a tamponare l’emergenza partendo dalle maggiori criticità?

Come presidente della Consulta mi interfaccio con il settore servizi sociali e mi sto rendendo conto dello stato di difficoltà diffuso tra le famiglie. Servono supporti per i ragazzi che studiano a casa, servono fondi per aiutare materialmente famiglie dove il lavoro non c’è più; servono aiuti per le famiglie con disabili e le associazioni presenti sul territorio lavorano in maniera encomiabile per fare tutto ciò. Servono supporti psicologici e materiali. Nel bilancio appena chiuso sono stati stanziati fondi preposti a tutto ciò, ma dobbiamo riuscire a fare di più. Questa pandemia sta distruggendo anche famiglie che fino a qualche mese fa non avevano problemi, si pensi a tutti coloro che lavoravano nella ristorazione o nel turismo.”

 

Quale sarà un suo progetto appena saremo usciti da questa pandemia  utile a costruire una società più partecipativa, responsabile e solidale che coinvolga tutti gli altri partner della società civile?

Appena possibile e nei modi e termini che stabiliremo insieme alle associazioni e agli organi comunali sarà attivo un collegamento web tra le varie associazioni per informare i cittadini delle varie attività svolte. Questo perché il volontariato è a servizio dei cittadini stessi che devono conoscere il lavoro svolto dalle associazioni e poter attingere per le proprie necessità.

 

Secondo Papa Francesco il mondo del volontariato è quel  “poliedro” che richiede un coinvolgimento di “testa, cuore, mani”. Lo ritrova nell’associazionismo viterbese?

“Sicuramente lo ritroviamo in tutte le associazioni, perché senza uno di questi elementi non si potrebbe parlare di volontariato. Nelle grandi strutture del territorio dove gli operatori e le risorse sono importanti, questi tre elementi sono ben distribuiti, ma ci sono piccole realtà associative, degne di questo nome che operano sopra le loro forze e vanno aiutate e supportate”

Di cosa necessitano le associazioni di volontariato viterbese? E quale è per lei il sostegno ideale?

Le associazioni necessitano di risorse materiali, spesso sono sostenute solamente da donazioni, ma il periodo nel quale stiamo vivendo non permette molte raccolte fondi a volte legate ad eventi e per questo si trovano in difficoltà. Di contro in questo momento il loro ruolo è importante e difficile da attuare per le distanze da tenere che hanno costretto la chiusura di centri ricreativi mettendo in difficoltà famiglie che si appoggiavano agli stessi.

Un suo desiderio nell’orizzonte delle proprie scelte…

Una coesione, tra le varie associazioni e gli organi amministrativi nell’unico intento per il quale vorrei lavorare, ottenere tutto il possibile per supportare chi ha bisogno di aiuto. Vorrei che qualsiasi risultato ottenuto non sia una vetrina ma un traguardo raggiunto

Il mondo del volontariato è un patrimonio per il nostro Paese, per il nostro territorio . Rafforzare il terzo settore significa mai come di questi tempi costruire un’opportunità di rinascita.

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