Da Spoleto a Vallerano Angelo Rosati in concerto

Alfonso Marchese

Un gioiello. Musicale e architettonico. Che risale al ‘600. E’ l’orgoglio dei valleranesi. L’antico organo sarà protagonista in un concerto che avrà per proscenio il santuario di Maria Santissima del Ruscello dei donatori di sangue. Alla tastiera uno dei più grandi organisti del momento: lo spoletino Angelo Rosati.
Scoperto negli anni settanta dal critico musicale del Corriere della sera e dall’inviato del Messaggero. I due giornalisti alloggiavano nell’ex hotel Manni a Spoleto. Il proprietario dell’albergo disse alla coppia di cronisti di andare nella vicina chiesa di San Domenico e ascoltare il virtuosismo del suo figlioccio. Che ogni giorno si esercitava con l’organo della chiesa. Ad Angioletto, come veniva chiamato allora, spuntarono le ali. E volò negli Stati Uniti d’America. Il musicista Giancarlo Menotti l’aveva mandato a studiare in uno dei più prestigiosi conservatori americani. Diplomatosi, la sua agenda era zeppa di appuntamenti concertistici. Poi gli prese la voglia di tornare a Spoleto. “malattia di casa” la chiamano gli inglesi (house sick). L’ex Angioletto, al quale sono cadute le ali, suonerà a Vallerano il 7 luglio prossimo alle 17, . In programma musiche di Handel, Bach, Bossi e Bohellmann.
La prolusione sulla “Devozione mariana nella chiesa delle origini” sarà tenuta da sua eccellenza monsignor Romano Rossi, vescovo di C.Castellana.

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