Consorzi di Bonifica del Lazio, il sistema ha riguadagnato credibilità e trasparenza

“Il primo è stato l’anno della trasparenza. Il secondo sarà quello della uniformità operativa, amministrativa e contabile e della riorganizzazione generale, preludio alle elezioni che coincideranno con la fine del commissariamento e con il ritorno alla gestione diretta dei soci”. Così Luciana Selmi, presidente di Anbi Lazio, incontrando i sindacati al tavolo di confronto sullo stato di avanzamento del riordino dei consorzi di bonifica del Lazio, promosso dall’amministrazione Zingaretti, che si concluderà con la riduzione del loro numero da 10 a 4. “Il lavoro svolto finora dai commissari è stato discreto, silenzioso. E ha dato frutti importanti. La ricognizione dello stato economico e finanziario degli enti ha messo in luce l’esistenza, in alcuni casi, di situazioni debitorie abnormi. Non è tutto. Oggi – ha aggiunto Natalino Corbo, direttore di Anbi Lazio – alcuni consorzi hanno aggiornato e omogeneizzato i sistemi di gestione dei catasti interni, altri sono in procinto di farlo, sono state conseguite economie di spesa sugli acquisti effettuati grazie all’utilizzo delle piattaforme Consip e Mepa e si è rivolto lo sguardo al futuro partecipando al piano irriguo nazionale, senza affidamento esterno degli incarichi di progettazione, ma utilizzando professionalità interne”. Al tavolo è emersa la volontà comune di condividere un percorso unitario nella consapevolezza che se i consorzi funzionano meglio migliorano anche le condizioni di lavoro e le prospettive per i dipendenti. I sindacati hanno espresso apprezzamento per la ritrovata serenità che si respira tra il personale, in particolare in quei consorzi dove prima aleggiavano preoccupazioni e timori anche sulle possibilità di mantenimento dei livelli occupazionali. “In questi primi 12 mesi – ha concluso Selmi – abbiamo restituito credibilità ai consorzi di bonifica e spazzato ogni opacità grazie a un grosso sforzo di trasparenza. Oggi tutto quello che facciamo è consultabile on-line sui siti istituzionali. Nel 2018, con la riorganizzazione degli uffici, delle posizioni dirigenziali e del personale, l’attuazione della riforma sarà completata e il nuovo sistema consortile regionale entrerà a regime”.

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