ConfimpreseItalia: “Rivedere le polizze assicurative di alberghi, ristoranti, b&b, bar e stabilimenti balneari”

ConfimpreseItalia, dopo aver chiesto al ministero dei Beni Culturali e del Turismo, alla Rai e alla Siae la revisione dei canoni televisivo e del diritto d’autore, ha dato mandato ai propri legali di intervenire nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), per mettere in evidenza come la pandemia di Covid-19, abbia scatenato una lunga serie di criticità che hanno fortemente penalizzato il sistema delle Mpmi italiane. Si tratta di nuovi scenari per il mercato assicurativo e che portano a legittime istanze da parte della platea dei destinatari dei prodotti assicurativi.

L’istanza presentata dai legali Federico Manna e Caterina Ummarino evidenzia come attività dei comparti turistico-alberghiero e della ristorazione, gravemente penalizzati dalle chiusure decise dal Governo, sono di fatto rimaste senza alcuna entrata economica e, al tempo stesso, continuano a pagare polizze proibitive, a fronte una probabilità di rischio nulla, vista la chiusura totale o parziale di queste attività, pensiamo agli alberghi, ai b&b, e ai ristoranti vuoti, vale lo stesso discorso anche per stabilimenti balneari e bar.  Alla luce di tutto questo il sistema delle Assicurazioni deve adeguarsi alla nuova situazione, visto l’evidente crollo del rischio.

Per questo non va dimenticato che il premio assicurativo è calcolato sulla base del rischio assunto dall’assicuratore, a fronte di un’analisi imparziale e personale di una serie di fattori, tra cui vanno annoverati a titolo esemplificativo le previsioni attinenti alla frequenza e al costo medio dei sinistri, oltre a ipotesi demografiche e finanziarie. Nel corso della fase precontrattuale, il distributore è tenuto a verificare le esigenze e le richieste del contraente al fine di individuare il prodotto più adatto e coerente con le necessità da questo manifestate.

Alla luce di queste considerazioni, anche in virtù di quanto previsto dagli artt. 1897 e 1898 c.c., ConfimpreseItalia chiede un’equa rivalutazione dei prodotti assicurativi e la rinegoziazione dei termini contrattuali, che tengano conto del fatto che il rischio dichiarato in fase di stipula del contratto non corrisponde più al rischio reale, e altresì che le imprese si vedono impossibilitate a sostenere costi divenuti eccessivamente gravosi a causa di un evento sopravvenuto ed oggettivamente imprevedibile.

Per questi motivi è auspicabile anche un sinergico confronto tra i vari protagonisti dello scenario assicurativo, volto a conformare le politiche e le linee guida del comparto assicurativo alle contingenti complessità del nuovo contesto socio-economico, onde evitare il pericolo di storture che possano pregiudicare la tutela assicurativa dei cittadini, assicurati e danneggiati, e finanche la stabilità finanziaria del sistema.

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