Confartigianato e Coldiretti: Il futuro della Tuscia passa attraverso l’agricoltura

Luciano Costantini

Il vino, ma non solo. Il futuro della Tuscia passa attraverso l’agricoltura che oggi è l’unico volano di crescita dell’economia e dell’occupazione. Lo stanno a testimoniare i numeri che parlano di un generale riavvicinamento alla terra. Ovvio, serve una robusta dose di buona volontà e di coraggio, ma sono pure necessari gli strumenti che adesso mettono in campo Confartigianato e Coldiretti con il supporto finanziario di Microcredito. L’alleanza viene sottoscritta nella sede della Provincia di Viterbo tra i rappresentanti delle tre organizzazioni, lontano da squilli di tromba ma con la chiara determinazione di fare bene puntando su un asset, l’agricoltura appunto, che da sempre è la ricchezza non effimera di questa antica terra. L’obiettivo è quello di creare un rapporto sinergico tra i produttori, i centri di trasformazione e smercio e infine i punti vendita, riducendo a tre i passaggi della filiera. “Pensiamo in questo modo – spiega Stefano Signori, presidente di Confartigianato Viterbo – di offrire un tangibile contributo alla crescita del prodotto interno lordo, sia a livello nazionale che locale. I nostri vini e il nostro olio costituiscono una garanzia assoluta fin dai tempi degli Etruschi e vanno valorizzati. I giovani? Puntiamo molto su di loro. La terra non li ha mai traditi”. Alberto Frau, direttore Coldiretti di Viterbo, assicura una campagna di informazione capillare per tutti gli associati, in particolare tra i giovani intenzionati a intraprendere attività legate soprattutto al vino ed all’olio: “Noi, produttori di cibo, possiamo offrire frutti della terra di gran pregio e diventa quasi un dovere far partire e decollare il maggior numero possibile di aziende”. I segnali sono molti e tutti confortanti. “A Vignanello, per esempio – ricorda Signori – tutti o quasi da anni puntavano sulla nocciola, ora c’è chi torna a credere nel vino”. “Che è buono, ma che va fatto conoscere fuori dei confini della Tuscia”, puntualizza Andrea De Simone, responsabile locale di Microcredito, cioè la finanziaria che supporta le iniziative imprenditoriali di settore. E anche in questo caso sono i numeri a parlare: l’agricoltura viterbese è una realtà in evidente crescita: 400 richieste di contributi su un totale regionale di 1.200. Se ne discuterà più diffusamente giovedì 20 dicembre (ore 17) al museo del Vino di Castiglione in Teverina.

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