Civita Festival: spettacolo di burattini e Metamorfosi Musicale

Un appuntamento dedicato ai bambini lunedì 20 luglio al Civita Festival alle ore 18 in piazza Martiri delle Fosse Ardeatine, in collaborazione con il Cinema dei Piccoli e la Compagnia Mangiafuoco, andrà in scena lo spettacolo di burattini Viaggiammare.
La multiculturalità è il filo conduttore dello spettacolo. Una bizzarra compagnia di personaggi si avventura in mare alla ricerca di qualcosa che neanche loro capiscono fino in fondo. Da una parte l’idea del viaggio verso una destinazione, una speranza, dall’altra l’idea del mare che collega popoli diversi. Lo spettacolo vuole mettere in risalto la capacità di personaggi diversi di stare insieme e realizzare una forma di convivenza adeguata alla loro specifica cultura.
Sempre sul tema dell’immigrazione sono legate le proiezioni di corti di animazione che seguiranno lo spettacolo, con Une giraffe sous la pluie di Pascale Hecquet, Every Child di Eugene Fedorenko, Baroque ‘N Roll di Pierre M. Trudeau, Balablock di Bretislav Pojar e The Immigrant di Charlie Chaplin.
Alle 21.30 al chiostro del convento di San Francesco si torna alla musica con il Quartetto Metamorfosi Musicali e lo spettacolo Dalla musica al cinema.
È un percorso nel quale suoni e immagini si incontrano e dialogano tra loro dando vita ad uno spettacolo multimediale pensato come un viaggio musicale che partendo da Mozart arriva a Nicola Piovani, passando per alcune fra le più famose e conosciute colonne sonore del ‘900. Le immagini di film come Titanic, La leggenda del pianista sull’oceano, La vita è bella, faranno da sfondo alle musiche di Horner, Williams, Mozart, Morricone e Piovani.
Il Quartetto Metamorfosi Musicali è formato da Alberto Poli violino I, Nerina Cammarone violino II, Salvatore Casu viola, Marco Saldarelli violoncello. In collaborazione con il clarinettista Gianmarco Casani. Gli allestimenti video sono di Fulvio De Vita, la consulenza musicale di Enrico Mazzoni, gli arrangiamenti delle colonne sonore di Alessandro Macrì e Alberto Poli.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI