Cammina, osserva e mangia: alla scoperta della Francigena

Dmo… cos’è costei? Vale forse la pena citare il don Abbondio manzionano (Carneade, chi era costui?) per comprendere il significato di questo acronimo (destination management organization) affibbiato alla via Francigena, che si pone come punto di riferimento per scoprire la Tuscia viterbese.
Ebbene sì, da alcuni mesi (esattamente dal marzo scorso, da quando cioè è stato firmato il protocollo con la Regione Lazio) è nata questa nuova, nonché innovativa iniziativa, che si propone lo scopo di abbinare storia, arte, cultura e, perché no, enogastronomia, valorizzando la via Francigena e le cosiddette vie del gusto, raccogliendo oltre 60 differenti realtà e proponendo idee di turismo inedite, per vivere da vicino l’intero microcosmo di quell’area del Centro Italia, scrigno di storia e patrimonio, che circonda Viterbo, tra suggestivi calanchi, necropoli, vie dei pellegrini e luoghi di meditazione. Un progetto, con capofila il comune di Acquapendente, che integra digitale e patrimonio per dare nuovo respiro a un tratto di cammino unico al mondo e candidato a diventare bene Unesco.
Il progetto, che durerà 18 mesi, è stato illustrato nel corso di una convention (cui hanno partecipato anche il sindaco di Acquapendente Alessandra Terrosi e Luigia Melaragni per la Cna), tenutasi nell’auditorium delle Terme Salus, da Ivana Pagliara, destination manager di questa intrapresa, una professionista con oltre 25 anni di esperienza nel marketing territoriale e cotitolare di PromoTuscia, società di project management e tour operator che coordinerà l’intero svolgersi degli eventi.
Attraverso TusciApp, saranno messi per la prima volta in rete i punti di accoglienza, dando vita anche alla prima rete di biblioteche del pellegrino che si snoderanno in ognuno dei comuni toccati dalla Francigena. La valorizzazione dei cammini si articolerà sia per i più sportivi, con Viterbo-Roma via Francigena in mountain-bike (115 chilometri della Tuscia attraversando 1.500 metri di dislivello dal cuore di Roma passando attraverso Vetralla, Capranica con le torri di Orlando, Sutri con il suo Mitreo, l’anfiteatro e le necropoli etrusche, per arrivare infine a Monterosi), sia per gli amanti di un turismo più lento e meditativo con Storie di bici e di amicizia: un laboratorio di scrittura che incontra la bellezza della Francigena percorsa in bici attraverso itinerari destinati anche a turisti con disabilità, per creare una comunità consapevole e rendere il cammino accessibile a tutti.
Ma non basta. Ci sarà attenzione per l’ambiente con I Love Francigena, in collaborazione con il liceo Buratti e gli operatori culturali di Capranica. Ci sarà spazio anche per il folklore, le rievocazioni, la cultura e lo spettacolo dal vivo con il bosco sulla Francigena: visita teatralizzata nel suggestivo bosco del Sasseto; e ancora eventi tematici legati alle figure di briganti, butteri e mezzadri: una serie di appuntamenti in cui scoprire la figura affascinante e controversa del brigante attraverso escursioni-racconto nei luoghi più battuti da questi celebri personaggi dell’Alta Tuscia, nonché per fare la conoscenza ravvicinata con la tradizione dei butteri della maremma laziale, gli ultimi mandriani a cavallo d’Europa.
E poi la ciliegina sulla torta: la valorizzazione del settore enogastronomico sarà in primo piano nel Paniere del Pellegrino, che riunisce i prodotti mangerecci del territorio proposto con un packaging eco-sostenibile. E sempre guardando alla tradizione enogastronomica il progetto proporrà Tuscia stellata: contest gastronomico, omaggio a Italo Arieti, considerato l’Artusi della Tuscia per il suo testo fondamentale che codifica la cultura gastronomica della provincia e coinvolgerà oltre agli chef stellati del territorio anche alcune delle eccellenze della cultura e della produzione enogastronomica del territorio.
Alla fine un solo augurio: buon divertimento e buon appetito! (foto di copertina Ivana Pagliara Destination Manager della DMO)

Camminafrancigena, da Viterbo a Roma. Le tappe 39, 40, 41 e 42

Il Bosco del Sasseto

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