Calcio serie C girone C: Bari batte Monterosi 4-0, pesa l’ampio potenziale della squadra ospitante

Le formazioni:

Bari (4-3-1-2): Frattali; Belli, Terranova, Di Cesare (c), Mazzotta; Maita, Bianco, D’Errico; Botta; Cheddira, Antenucci. A disposizione: Polverino, Gigliotti, Celiento, Simeri, Lollo, Di Gennaro, Pucino, Scavone, Marras, Ricci, Paponi, Mallamo. All.M. Mignani

Monterosi Tuscia (3-5-2): Marcianò; Piroli, Mbende, Rocchi; Adamo, Franchini, Buono, Parlati, Tonetto; Costantino, Caon. A disposizione: Borghetto, Cancellieri, Borri, Polito, Ferri Miarini, Luciani, Verde, Tartaglia, Nasini, Sdaigui, Di Paolantonio, Buglio. All. D. D’Antoni

Nel match giocato questo pomeriggio allo stadio San Nicola valido per il secondo turno della serie C girone C, i biancorossi regolano la formazione laziale del Monterosi Tuscia di mister D’Antoni con una prestazione che lascia intravedere l’ampio potenziale di questa squadra. A decidere la contesa sono le reti di capitan Di Cesare a fine primo tempo e di Cheddira a inizio ripresa, prima dei due rigori trasformati da Antenucci e Simeri. Un poker con cui il Bari sale a 4 punti, nel lotto delle squadre alle spalle del Monopoli, primo a punteggio pieno dopo due partite.

Le dichiarazioni di Mister D’Antoni.

Il Bari ha giocatori che ti fanno male.Ho fatto comunque i complimenti ai ragazzi che nel primo tempo non ci avevano creato grossi pericoli-Abbiamo cambiato tanto, abbiamo poche certezze come tutte le squadre.Il goal subito ci ha destabilizzato , dobbiamo armarci di un po più di pazienza. Il Bari oggi ha effettuato 5 cambi. con giocatori adatti ad una serie B. E’ una grande squadra per rosa di giocatori e per piazza. Per poter portare via punti c’era bisogno di trovare una squadra avversaria meno motivata, non nella sua giornata migliore. Se fossimo riusciti a tenere il  risultato in bilico più a lungo  magari avremmo potuto provare a colpire. E’ andata così. Rivedere la gente è stata una bella sensazione .Non dobbiamo essere spaventati ma dobbiamo imparare a superare le difficoltà”.

Un rassicurante allenatore che guarda al futuro e crede nei suoi ragazzi per continuare a credere nella favola di un luogo di quattromila abitanti che pensa e sogna in grande: «Quando ho cominciato e dicevo di voler andare in Serie C mi prendevano per matto”.