Borghi in Festival, per valorizzare i piccoli comuni italiani, a novembre il bando del MIBACT

“Borghi in Festival” è un progetto fortemente voluto dal Sottosegretario MiBACT Anna Laura Orrico. “Puntiamo alla rigenerazione dei territori come spazi di sperimentazione, in cui attivare modelli di economia innovativi, equilibrati, sostenibili, strettamente connessi con le comunità locali. Vogliamo che le comunità si prendano cura dei loro territori e che lo facciano promuovendone il valore storico e identitario, valorizzandone il patrimonio culturale materiale e immateriale, avviando percorsi formativi, attivando iniziative imprenditoriali, creando così opportunità di crescita sociale ed economica. L’obiettivo è fare poi una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione che emergeranno in modo tale che le competenze acquisite in un borgo possano essere trasferite ad un altro borgo. In tal senso, fondamentale è il concetto di rete: i Comuni, le comunità, devono saper agire in una logica di filiera che favorisca l’interazione, lo scambio, la condivisione delle buone pratiche sperimentate con successo”. Pensiamo alla grande possibilità resa ai comuni della Teverina, Bagnoregio, Celleno,Vitorchiano.“I borghi d’Italia rappresentano non solo la storia e l’identità del nostro Paese. Ne sono l’essenza e la linfa diffusa su tutto il territorio– dichiara Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo del Mibact –. Essi sono un patrimonio di cultura, arte e storia. Tenerli vivi significare preservare questo patrimonio e quel museo diffuso che è il valore aggiunto della nostra offerta turistica. Prima di questa pandemia abbiamo lamentato il limite della concentrazione del turismo, i borghi sono la soluzione a questo limite. Per valorizzarli è necessario prima di tutto mettere in sicurezza le sue strutture architettoniche. Non solo. Prendersi cura dei borghi italiani significa tutelare il nostro territorio, così fragile e così bisognoso di manutenzione, attenzione ed investimenti per la salvaguardia idrogeologica. In una parola: sostenibilità.

Come partecipare al Bando:

Possono partecipare al bando “i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse”, si legge in una nota del Ministero. I Comuni possono partecipare singolarmente o in rete tra loro: scopo del bando infatti è favorire progetti basati su approcci integrati e sulla cooperazione. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente, di 250.000 euro per i Comuni che partecipano in rete. Il bando sarà pubblicato entro la metà di novembre sui siti istituzionali della Direzione Generale Creatività Contemporanea e della Direzione Generale Turismo. I Comuni interessati avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti. I festival vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.
www.beniculturali.it

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