Azione Studentesca scende in strada all’entrata delle scuole: basta alternanza senza certezze, riconquisteremo il nostro futuro

“Questa mattina, davanti alle scuole e nelle piazze di tutta Italia, abbiamo gridato la nostra proposta di rivoluzionare il PCTO: senza sicurezza, senza efficacia, non c’è alcuno sbocco lavorativo, né crescita personale, nessun futuro per noi studenti.

“Anni di sfruttamento da parte delle multinazionali e l’inadeguatezza delle misure di sicurezza, hanno portato l’alternanza scuola-lavoro al fallimento. Pertanto, proponiamo, a partire dai licei: giornate dedicate ad un orientamento universitario che sia concreto, con la possibilità di assistere alle lezioni e di partecipare dal vivo ai progetti e agli spazi universitari, al fine di portare una maggior consapevolezza nello studente perché faccia la scelta più coerente possibile col suo futuro; – e ancora – la creazione di un organo scolastico che, tramite un tutor, si occupi esclusivamente dell’alternanza, per monitorarne e garantirne qualità, efficacia e sicurezza, con la partecipazione dei rappresentanti d’istituto nello stesso, nonché l’assegnazione di un docente di riferimento per ogni progetto a cui le scuole aderiranno, per far scegliere allo studente quello a cui partecipare in base alle proprie passioni.
Neanche la cultura e la consapevolezza storica dei propri territori devono rimanere indietro: parchi, musei e luoghi d’interesse devono essere visitabili dai ragazzi, perché riscoprano le loro radici e fortifichino il legame con la propria storia;

“Il tutto, ovviamente, non può avvenire se prima non si garantisce la sicurezza, senza di essa, null’altro potrà partire: la già presente normativa sulla sicurezza del lavoro, ma con disposizioni più stringenti, sia attuata anche per gli studenti in stage: basta incidenti o morti in alternanza. Inoltre, vogliamo corsi appositi per gli studenti durante le ore di Educazione Civica, così come ha già annunciato lo stesso Ministero;

“Dagli istituti tecnici al mondo del lavoro, più efficacia e stage più mirati: se in Italia il lavoro è già di per sé un miraggio, con un sistema così fragile e inefficace già dalle scuole, per i più giovani diventa un’utopia: è il momento di una più stretta collaborazione con le PMI dei territori, stage formativi coerenti con i percorsi di studi dei ragazzi per un diretto ingresso nel mondo del lavoro: non schiavi in una multinazionale, ma protagonisti della crescita personale, professionale e dell’economia locale. Da secoli baluardo del nostro tessuto protettivo, vogliamo anche la riscoperta del lavoro manuale e artigiano. Infine, in base al merito dimostrato tra i banchi e durante gli stage stessi, l’istituzione di borse di studio per la formazione post-scolastica per coloro che si saranno distinti maggiormente;

Il nostro futuro non è in vendita, e a partire dai banchi di scuola, riscatteremo ciò che ci è stato tolto: per un altro PCTO, oltre i disastri dei precedenti governi, al fianco degli studenti!

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