Arena, Nocchi: “Stop ai rifiuti della città di Roma nella discarica di Viterbo”

Stop ai rifiuti della città di Roma nella discarica di Viterbo. Da stamattina hanno preso la strada di Albano. Voglio ringraziare tutti i sindaci dei comuni della provincia di Viterbo che hanno risposto in maniera compatta e convinta al mio invito. Non c’è stato bisogno di sollecitare la loro presenza. Tutti con la fascia tricolore. Tutti presenti, d’accordo nel portare avanti questa battaglia. Un’adesione corale e trasversale, al di là dell’appartenenza politica. Un grande risultato a tutela di un impianto che si trova sul territorio del comune di Viterbo, ma che accoglie anche i rifiuti di tutta la provincia. La nostra iniziativa, che ha visto la partecipazione anche del presidente della Provincia Pietro Nocchi e di altri rappresentanti istituzionali, parlamentari e regionali, è stata un’azione dimostrativa preventiva, nell’ultimo giorno di efficacia dell’ennesima ordinanza regionale. Ha accelerato l’apertura della discarica di Albano e ha alleggerito la pressione sugli impianti della nostra discarica. Un segnale forte, di compattezza e unione. Qualora dovessero rendersi necessarie ulteriori azioni a tutela del nostro territorio scenderemo nuovamente in campo. Nel mentre, continueremo a monitorare la gestione e la destinazione dei rifiuti oltre provincia. Solleciteremo la riapertura delle discariche di Colleferro e Roccasecca per risolvere anche la questione dei rifiuti di Latina e Frosinone, soluzione che dovrebbe arrivare entro il prossimo settembre. Voglio ricordare che ormai da 25 anni accogliamo i rifiuti di Rieti, quelli di alcuni comuni della provincia di Roma, e quelli di Frosinone. Quello che però ha fatto saltare la programmazione della discarica di Viterbo è stato l’arrivo dei rifiuti della città di Roma. Non si comprende come Roma, che produce quasi il 70% dei rifiuti laziali, non abbia attive delle discariche a servizio delle proprie esigenze e utenze. Una situazione che da una parte si ripercuote sulla stessa Capitale, con rifiuti per le strade da settimane, dall’altra, cosa che ci riguarda da vicino, questo incomprensibile e assurdo accanimento verso la nostra discarica di Monterazzano, unica discarica attiva nel Lazio fino a ieri. Abbiamo stressato e appesantito i nostri impianti per troppo tempo. Quello di oggi è stato un atto dovuto, a tutela della nostra città e dell’intero territorio provinciale.

Giovanni Maria Arena-Sindaco di Viterbo

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 7 persone, persone in piedi e strada

“Questa mattina ho convintamente partecipato alla manifestazione davanti ai cancelli della discarica di Monterazzano, assieme ai sindaci dei comuni della provincia, ai rappresentanti delle istituzioni e del territorio.

Ci siamo attivati sin da subito per avere il maggior numero di partecipanti tra i primi cittadini e più di 50 sindaci hanno voluto dimostrare di esserci. Era importante trovarsi tutti insieme in prima linea per ribadire la nostra contrarietà al protrarsi di questa situazione e per scongiurare che possa riverificarsi in futuro, una “casa dei comuni” che si muove in maniera compatta e coordinata.

Il giorno scelto è stato quello in cui scadeva l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nicola Zingaretti. La Regione Lazio in questi mesi si è sempre resa disponibile al dialogo tenendoci costantemente informati sugli sviluppi di questa situazione, caratterizzata indubbiamente da un’oggettiva emergenza, ma che era il momento finisse.

Oggi, non essendo stata rinnovata l’ordinanza da parte della Regione, abbiamo potuto verificare che la promessa è stata mantenuta ed i rifiuti non sono arrivati come previsto. Viterbo ha già dato quanto più possibile, con disponibilità e collaborazione, ma l’attuale situazione non era più sostenibile.

Con l’aggiornamento del Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti ci doteremo di uno strumento che mira alla definitiva autosufficienza della nostra provincia, oltre che ad un miglioramento sostanziale della gestione interna della differenziata e del conferimento: è ora che lo faccia anche Roma.

La Regione Lazio stessa ha inviato un chiaro ultimatum alla Capitale per trovare una soluzione definitiva al problema, adesso è Roma che deve attrezzarsi per dotarsi dei propri impianti all’interno del raccordo anulare e rendersi autosufficiente. Al momento ci troviamo nella condizione di dover sopperire alle esigenze di Roma e questa situazione deve terminare.

Ad oggi Roma Capitale non si è ancora dotata della necessaria impiantistica di trattamento e smaltimento per il fabbisogno necessario alle proprie esigenze e continua a non essere autosufficiente dal punto di vista dell’impiantistica in termini di trattamento e smaltimento dei rifiuti.

Roma Capitale produce il 60% circa dei rifiuti urbani prodotti nella Regione Lazio, è arrivato il momento che trovi una soluzione autonoma e che finisca di scaricare le proprie carenze sulla Provincia di Viterbo.

Con questa azione abbiamo ulteriormente rimarcato l’unità delle istituzioni e dei partiti di ogni schieramento sulle tematiche fondamentali che riguardano i cittadini del territorio”.

Pietro Nocchi-Presidente della Provincia di Viterbo

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