Arci Viterbo: “Condizione di vita e di lavoro intollerabili nell’Istituto penitenziario di Viterbo”

carcere mammagialla viterbo

Arci Viterbo e Arci Solidarietà Viterbo esprimono forte preoccupazione per la condizione dell’istituto penitenziario viterbese (nella foto) in seguito alla morte, avvenuta il 10 luglio, di una persona entrata solo da pochi giorni in carcere e la protesta di una sezione detentiva.

Ormai da tempo la condizione di vita e di lavoro presso gli istituti penitenziari ha superato il limite del tollerabile. Le condizioni di sovraffollamento, la carenza di spazi, di operatori e di strumenti per rendere concreti i diritti alla salute, all’affettività, ai percorsi educativi e di integrazione sociale delle persone detenute mostrano lo stato di sofferenza di un sistema che andrebbe ripensato con la cura di renderlo più somigliante al mandato costituzionale.

Mentre il sistema penitenziario sta collassando, il Governo ha appena emanato il Decreto “Carcere Sicuro” che in alcun modo agirà sulle problematiche del mondo del carcere e non modificherà il sovraffollamento e non fermerà la tragica realtà di proteste, morti e suicidi.

 

Arci Comitato Provinciale Viterbo

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