Arancini di riso palermitani, ricetta verace di Mario

L’Arancino è una specialità tipica della cucina siciliana, è una palla di riso fritta, farcita con ragù, mozzarella e piselli. Il suo nome è preso dalla forma e dal colore simile a un’arancia. E’ il cibo sfizioso che ho adorato sin da bambino, nato e cresciuto a Palermo, con una sola parentesi gli anni dell’Università vissuti a Perugia, dove avevo passato la ricetta alla mia fidanzata di allora umbra, che devo dire se la cavava abbastanza bene. Pure in quel periodo di trasferta, è un piatto che non mi sono fatto mancare Provo a suggerirlo pure a voi.
Difficoltà.media
Preparazione 1 ora
Cottura 35 minuti
Ingredienti per 6 persone
350 gr. di riso (arborio o roma); 1 bustina di zafferano; formaggio; 150 gr. di carne trita mista (anche con maiale); 120 gr. di piselli piccoli; 100 gr. di salsa di pomodoro; 80 gr. di formaggio grattugiato (meglio se caciocavallo); 3 uova; 50 gr. di farina; 100 gr. di pangrattato; sale; olio pepe.

Preparazione:
Occorre per primo lessare il riso in una pentola d’acqua salata, aggiungendo durante l’ebollizione la bustina di zafferano. Quando il riso sarà pronto e giallo, grazie allo zafferano, aggiungerete due o tre cucchiai d’olio per evitare che possa risultare troppo colloso a causa dell’amido,successivamente aggiugnere il caciocavallo grattugiato; girate il tutto con un cucchiaio e lasciate riposare mentre si prepara il ripieno.
Soffriggere in un tegame la carne tritata, aggiungervi sale e pepe, unire la salsa di pomodoro e infine i piselli, precedentemente sbollentati in acqua salata. Lasciare cuocere per almeno 10 – 15 minuti. Successivamente prendere il riso e farne delle palle della dimensione di una piccola arancia; con un cucchiaio inserire, nella parte più centrale dell’arancino, il ripieno di carne al sugo con i piselli; ricoprire poi con un po’ di riso e formare una palla a forma di arancia.Passare gli arancini nella farina e successivamente nell’uovo sbattuto; passare poi nel pangrattato e friggere accuratamente in olio d’oliva. Consiglio di gustare gli arancini caldi, per assaporare il formaggio che fonde rendendoli ancora più squisiti.
Potete mangiarli da soli come faccio io, oppure servirli a tavola gustati liberamente.
Non è certo un piatto di portata ma vi assicuro è la pietanza per me del buonumore.

Un saluto ai lettori di TusciaUp da Palermo, la città in cui vivo ma le mie origini hanno un po’ di Tuscia, mio padre era originario di Ischia di Castro.
Mario Catalucci

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