Antica festa del Santissimo Salvatore,il Covid impedisce la processione, solo santa messa

Nei giorni 8 e 9 maggio si celebra la festa del Santissimo Salvatore. Come lo scorso anno, purtroppo, a causa del Covid non ci sarà la processione, ma ci sarà la santa messa. Un momento solenne di raccoglimento e riflessione su una delle più antiche feste religiose di Viterbo. Tutti noi ricordiamo bene la sacra icona del SS Salvatore percorrere le vie del nostro centro storico, accompagnata dalla processione e dal corteo con figuranti in costume d’epoca, con strumenti del lavoro, in rappresentanza delle antiche corporazioni delle arti, con i carri trainati da bovini. Una festa con radici antiche, uno stretto legame con il mondo del lavoro agreste, l’originalità della processione. Tutti elementi che per la loro specificità valorizzano fortemente una festa che può ambire a importanti e prestigiosi riconoscimenti internazionali, come quello dell’Unesco, nella lista del patrimonio immateriale tra le Processioni di uomini, animali e fiori con gioghi e carri trainati dai bovini, e per il quale è stata avviata la procedura per la candidatura, insieme ad altri comuni e territori, italiani e non. Questa amministrazione ha dato piena fiducia all’operato del comitato SS Salvatore e sostiene in maniera convinta l’importante candidatura per il riconoscimento Unesco. Voglio ringraziare tutti i componenti del comitato SS Salvatore, in particolar modo il presidente Alfonso Carnevalini, Alessandra Cortese, importante riferimento all’interno dello stesso comitato, don Mario Brizi, parroco di Santa Maria Nuova per l’impegno con cui tramandano e coltivano questa sentita tradizione. Un impegno ancora più grande in occasione di questa candidatura della festa che ci auguriamo tutti possa avere il giusto merito ed essere riconosciuta nella lista del patrimonio immateriale Unesco, come già accaduto per un’altra grande festa, conosciuta e particolarmente amata da tutti noi.
COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI