Anche l’Università della Tuscia nella Commissione nazionale per la ricerca 2021-2027

Ci sono anche due docenti dell’Università della Tuscia nella Commissione di esperti per l’elaborazione delle linee guida del nuovo programma nazionale per la ricerca 2021-2027, istituita dal ministero dell’Università e della Ricerca. Giovanni Fiorentino e Salvatore Grimaldi sono stati nominati nei giorni scorsi dal Ministero che ha individuato professori e ricercatori provenienti dalle Università italiane e dagli enti di ricerca nazionali per redigere questo documento strategico utile ad orientare la politica della ricerca in Italia nei prossimi anni. La Commissione opererà a supporto del ministero dell’Università e della Ricerca con l’obiettivo di definire entro il 30 giugno una proposta di Programma nazionale per la Ricerca 2021-2027, allineata temporalmente al prossimo Quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea 2021-2027 e alla conseguente durata della programmazione dei Fondi Strutturali (in particolare, Fesr e Fse) e del Programma quadro per la Ricerca e per l’Innovazione.
Giovanni Fiorentino, professore di Teorie e tecniche dei media e Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo, parteciperà ai lavori dell’area Cultura Umanistica, Creatività, Trasformazioni sociali, Società dell’Inclusione occupandosi della transizione digitale e degli ambienti comunicativi nel gruppo Patrimonio culturale. Fiorentino è presidente della Società Italiana per lo Studio della Fotografia e membro del Board del Distretto Tecnologico per i Beni Culturali della Regione Lazio. Studia, tra l’altro, le relazioni tra immagini, patrimonio culturale e società digitale. Salvatore Grimaldi, professore di Idrologia, Vice Presidente dell’International Association of Hydrological Sciences, farà parte del gruppo di lavoro che si occuperà in particolare di Sicurezza Sistemi Naturali nella più ampia area Sicurezza Sistemi Sociali. Grimaldi è stato Presidente del Presidio di Qualità, Direttore di Dipartimento ed è attualmente Research Professor presso la Tandon School of Engineering della New York University. Il suo percorso di ricerca, dalla forte impronta internazionale, si concentra sull’idrologia statistica, la modellazione idrologica per piccoli bacini non strumentati e le nuove tecnologie per il monitoraggio ambientale.
ll Programma nazionale per la ricerca (Pnr), previsto dal Decreto Legislativo n. 204 del 5 giugno 1998, è lo strumento dello Stato, alla cui realizzazione concorrono, le Università e gli Enti pubblici di ricerca, che conferisce un indirizzo alla politica di ricerca in Italia. Individua priorità, obiettivi e azioni volte a sostenere la coerenza, l’efficienza e l’efficacia del sistema nazionale della ricerca e contiene linee di indirizzo a livello nazionale. In tal modo garantisce coerenza alle attività di ricerca; evita ridondanze e sprechi causati da una progettazione non coordinata; fornisce un piano temporale, finanziario e progettuale, a tutti gli attori pubblici; concentra le risorse nelle aree di maggiore interesse, pur garantendo il necessario supporto alla ricerca di base. L’obiettivo è di costituire una piattaforma per guidare la competitività industriale e lo sviluppo del Paese attraverso gli strumenti della conoscenza.

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