Amici della Terra: “D’accordo con il Ministro Lollobrigida se verrà limitato lo sviluppo di eolico e fotovoltaico sui suoli agricoli”

L’associazione Amici della Terra ritiene necessario e urgente che il Governo accolga le indicazioni espresse dal Ministro Francesco Lollobrigida, volte a garantire che lo sviluppo delle fonti rinnovabili non comprometta l’utilizzo dei suoli destinati all’agricoltura. Il decreto in corso di concertazione tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero dell’Agricoltura non può essere emanato finché non assicurerà che la transizione ecologica avvenga nel rispetto del territorio e dell’interesse generale. Dovrà anche assicurare che la localizzazione dei nuovi impianti avvenga all’interno delle zone mappate dal GSE in conformità con l’articolo 15 ter introdotto dalla direttiva RED III.

 

Secondo Amici della Terra, i grandi progetti eolici e fotovoltaici, realizzati su suoli agricoli, inclusi gli agrivoltaici consentiti dal precedente DL Lollobrigida, provocano danni ambientali e paesaggistici inaccettabili. Vengono compromesse la produttività agricola, la biodiversità e l’identità dei paesaggi rurali, che costituiscono un patrimonio da tutelare e non possono essere sacrificati. A pagare il prezzo maggiore di questi impianti fuori misura sono i territori, in particolare le aree interne del Paese, dove cittadini, agricoltori e comunità locali si oppongono sempre più a progetti invasivi che compromettono l’integrità del paesaggio e l’equilibrio ambientale.

 

Secondo Monica Tommasi: ”Puntare solo su queste due tecnologie – eolico e fotovoltaico – è un errore anche sul piano della strategia climatica. Il loro sviluppo si è dimostrato inefficiente per una reale decarbonizzazione, richiede costosi incentivi pubblici e produce effetti distorsivi sul mercato elettrico. I cittadini ne pagano le conseguenze con bollette elettriche sempre più alte che disincentivano l’elettrificazione dei consumi energetici”.

 

Amici della Terra sostiene una transizione energetica fondata su tecnologie efficaci, sostenibili e compatibili con il territorio. È indispensabile superare il tabù del nucleare e ogni altro approccio ideologico. Occorre valutare con rigore costi, benefici e impatti delle politiche e dei sistemi energetici.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI