Ambulatorio peripartum al consultorio familiare della Cittadella della salute di Viterbo

Presso il consultorio familiare di Viterbo, alla Cittadella della salute, è attivo il nuovo ambulatorio peripartum, cioè il periodo della gravidanza e il post-partum fino al primo anno di vita del bambino, rivolto alle donne, ma anche a tutto il nucleo familiare.

Il servizio è operativo ogni venerdì, dalle 14 alle 19, ed è stato realizzato grazie all’integrazione professionale della unità operativa di Psicologia, del Dipartimento di salute mentale, del Coordinamento servizi per la gravidanza e del Servizio sociale, i cui professionisti hanno effettuato uno specifico percorso formativo.

L’ambulatorio si inserisce nel percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale, adottato dalla Asl di Viterbo nel mese di giugno 2017, che vede impegnata a livello aziendale una équipe multidisciplinare e multiprofessionale composta, oltre che dalle psicologhe e dalle psichiatre, anche dalle ostetriche, dalle assistenti sociali, dai ginecologi, dai medici di medicina generale e dai pediatri aziendali e di libera scelta. Franca Scarcella è la referente del percorso che si integra con le indicazioni regionali e nazionali e che è collegato con l’azienda ospedaliera Sant’Andrea, università La Sapienza di Roma, con la quale il Dsm viterbese ha stipulato una apposita convenzione.

L’ambulatorio, e tutto il percorso in generale, è parte integrante del percorso nascita della Asl di Viterbo e dell’informatizzazione dello stesso attraverso il progetto Percorso nascita 4.0 presentato, ed entrato in funzione all’inizio del 2018, in occasione dell’inaugurazione del nuovo consultorio familiare di Viterbo, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Il servizio – spiega Franca Scarcella – è un nodo centrale di tutta la rete dei servizi territoriali coinvolti nel percorso aziendale. A partire dai consultori familiari nei quali le ostetriche e le assistenti sociali sottopongono periodicamente un test alle donne durante la loro gravidanza e, in seguito, nel corso del primo anno di vita del loro bambino. Nel caso in cui il test manifesti un disagio, la donna viene inviata all’ambulatorio peripartum, dove operano una psicologa e una psichiatra, al fine di giungere a una valutazione diagnostica approfondita”.

“Questa nuova linea di attività – spiega il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti – ha un valore enorme anche, e soprattutto, sotto il profilo della prevenzione, in quanto, se il disagio viene evidenziato precocemente, si riducono sensibilmente i rischi che questo evolva. Prevenzione, dunque, ma anche una maggiore garanzia per lo sviluppo sano del bambino e per un altrettanto sano legame di attaccamento tra la madre e suo figlio. Ciò che, infine, contraddistingue a livello regionale l’intero percorso è proprio la sua valenza aziendale e la capacità di presa in carico di tutte le donne della nostra provincia nel periodo del peripartum, attraverso il collegamento e il coinvolgimento della rete consultoriale e di quella dei servizi specialistici”.

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