Alessandro Becattini, Futura Festival segna il ritorno della musica a Viterbo

Diego Galli

“E se è una femmina si chiamerà Futura”, la celebre canzone di Lucio Dalla sembra riecheggiare tra le vie di Viterbo in questi giorni che precedono il “Futura Festival”, evento musicale che il 20 e il 21 luglio occuperà lo spazio di Piazza San Lorenzo nel capoluogo della Tuscia.

Per scoprirne di più, ci siamo rivolti ad Alessandro Becattini, Direttore Artistico e deus ex machina del festival, un giovane viterbese che ha deciso di scommettere tutto sulla sua città: “Futura Festival nasce principalmente per dare una possibilità ai viterbesi di fruire di un festival musicale al 100% ‘made in Viterbo’. L’evento vuole anche essere un’occasione per tutti di conoscere nuova musica, non solo per confermare qualcosa che già si conosce”.

Futura Festival racchiude, in effetti, una vasta gamma di artisti più o meno noti, in grado di accontentare ogni età, come Alessandro ha tenuto a ribadire. Dal rapper Ghemon al cantautore Cimini, passando per il duo Viito, il programma si presenta ricco di ospiti interessanti e in grado di offrire uno sguardo generoso sul panorama musicale italiano. “Il nostro sogno è che le persone ripongano in noi la loro fiducia, scegliendo di venire per ascoltare anche quello che non conoscono ancora. Spero che molti abbiano il mio stesso spirito, ovvero quello di vedere il festival come una nuova esperienza e non solo come una scusa per cantare a squarciagola i soliti ritornelli”.

L’idea di evento che Alessandro ci trasmette è fin da subito ben definita, cosa che dimostra anche la passione e la cura che si nascondono dietro un’organizzazione capillare cominciata lo scorso inverno: “Tutto è stato reso possibile grazie allo sforzo congiunto tra me, Filippo, Giovanni, Christian e William. Un particolare ringraziamento va anche a Marco e Claudio di ‘Rockin’ Cura’, che ci hanno supportato e spronato con la loro esperienza nel settore e la loro forza”.

All’interno di ‘Futura Festival’, ci svela il suo Direttore Artistico, sarà allestita anche una zona ristoro con uno stand enogastronomico, che permetterà a tutti i presenti di rifocillarsi e bere qualcosa in compagnia. Oltre a questo, sono previste anche delle esposizioni di artisti e illustratori locali, come anche dei dibattiti. Un valore aggiunto per un evento che vuole offrire qualcosa di più a Viterbo e alla Tuscia.

In merito a questo ultimo punto, in risposta alla domanda “Perché a Viterbo e non altrove?”, Alessandro ha dimostrato tutta la sua fermezza: “Se lo avessimo fatto, lo avremmo fatto a Viterbo. Non c’erano dubbi sulla questione. Sarà banale, ma noi crediamo molto nella città e nel territorio che la circonda e se questo festival aiuterà ad arricchirla anche di pochissimo, ci reputeremo soddisfatti”.

A stupirci più di ogni altra cosa è, però, il coraggio che gli organizzatori hanno dimostrato decidendo di investire nell’appuntamento del 20-21 luglio molti dei loro sogni: “Quest’inverno, con il format ‘Studio Uno’, abbiamo sperimentato al Winter Garden del Magna Magna quello che ‘Futura Festival’ poteva essere. Il tutto si è tradotto con questa nostra scommessa nel voler portare musica in una città che la conosce poco. Abbiamo deciso di riporre fiducia in Viterbo e speriamo che questa sarà ripagata da coloro che vorranno partecipare”.

 

 

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