Al Festival della Letteratura di Viaggio tra parola e arte

Luciano Pasquini

È davvero difficile fare una scelta tra appuntamenti così interessanti e stimolanti.Il Festival della Lettura di Viaggio è stato vissuto da chi scrive in una intensa giornata da visitatore per riportare a casa delle storie attraverso le parole e le immagini.
Il racconto del mondo, attraverso diverse forme di narrazione del viaggio, di luoghi e culture: dalla letteratura al giornalismo, dal cinema alla fotografia, dalla televisione al teatro, dall’antropologia alla storia, dalla musica al fumetto, per un viaggio inteso come occasione di scoperta, incontro, esperienza, piacere, conoscenza, ascolto, tolleranza. Questo è stato il senso dell’undicesima edizione del Festival della letteratura di Viaggio,appena concluso a Roma presso la sede della Società Geografica Italiana nei locali di Villa Celimontana. Un racconto del mondo attraverso diverse forme di narrazione del viaggio, di luoghi e culture: dalla letteratura si spazia alla geografia, alla musica, alla fotografia, dall’antropologia al disegno al giornalismo alla storia. Mostre, premi, passeggiate spettacoli, letture visite guidate e per finire un caffè letterario hanno caratterizzato l’evento agli occhi dei visitatori giunti numerosi.. In evidenza La Mostra Tremiti l’arcipelago ad oriente Le immagini e i testi sono stati realizzati nel corso del Laboratorio di Fotografia e Scrittura di Viaggio a cura di Antonio Politano da parte di sei allievi reporter: tre provenienti dalla scuola di Placetelling di Lecce tre dal Master in Reportage di Viaggio di Roma. Il Laboratorio si è svolto con il patrocinio del Comune Isole Tremiti, il sostegno della Regione Puglia in collaborazione con Alidaunia. I giovani allievi hanno raccontato le isole attraverso luoghi e genti, attraverso parole e immagini fisse e in movimento. La vita quotidiana, oltre la cartolina. Un mondo a parte quello delle isole, vicino e allo stesso remoto, dove ogni distacco e sempre malinconico. Il tutto in un ambiente ricco di storia e natura forte. Ma la “necessità assoluta di muoversi” è anche una condizione della mente. E il suo essere aperta o chiusa ne determinerà la direzione: in avanti verso il futuro o indietro ancorata ai ricordi, a un rimpianto, alla nostalgia.
Perennemente in cammino, alla ricerca di personali terre promesse da scoprire o ritrovare, anche quando, magari, credevamo di averle abbandonate per sempre ed eventi come Festival Internazionale della Letteratura di Viaggio ci sollecitano a ritrovare.

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