A Caffeina i Racconti orfani di Chiara Mezzetti, uno sguardo sulla vita

Raccontarsi è conoscersi. Storie, emozioni di una scrittrice ai suoi inizi. Questo ha provato a far fare a Chiara Mezzetti il suo moderatore Giorgio Renzetti alla presentazione di Racconti orfani, primo libro della giovane autrice, avvenuta nella splendida piazza San Lorenzo a Viterbo, il primo giorno di esordio di Caffeina Festival sabato 22 giugno. Come nascono i suoi racconti brevi, 27 quelli raccolti nel libro edito da CartaCanta, da cosa trae ispirazione, il tempo che dedica a scriverli. Dalle risposte è emerso che la venticinquenne Chiara prima di tutto ha avuto il dono di abbeverarsi della letteratura, ha letto tutto, oltre il suo percorso scolastico classico, ha scelto la letteratura americana, ma anche i contemporanei non ultimi Baricco e Saviano, è innamorata di Raymond Carver, una fonte d’ispirazione perché pure i Racconti orfani di Chiara Mezzetti sono uno sguardo d’insieme sulla vita, che non esclude la sua, di cui lascia intatto il sapore della provincia, quella montefiasconese, che si evidenzia nella sua semplicità ancora incontaminata. Ad ascoltarla tra il pubblico lo scrittore Fabio Stassi, le sue insegnanti, gli emozionati genitori e una claque di giovani seguaci che sono il mondo di Chiara giovane venticinquenne con una marcia in più.  Racconti orfani è un libro sicuramente da leggere soprattutto per quella generazioni di 20-30enni che ci si potrà ritrovare nelle vicissitudini piccole – a volte piccolissime –alle prese con i drammi comuni, ma raccontati da punti di vista inediti.

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