Al​‍​‌‍​‍‌ Museo dei Portici le parole continuano a prendere forma

La “Raccolta differenziata di parole” è ancora lì, a invitare chi la incontra a lasciare un pensiero, un ricordo o un’emozione su carta-

Un gesto semplice, quasi rituale, quello di scrivere e depositare le proprie parole nei contenitori realizzati da Marco Sciascia, artigiano che ha fatto del progetto della raccolta differenziata il simbolo di una buona pratica di ascolto. Il pensiero di ciascuno entra così in un ciclo poetico, perennemente a metà strada fra riflessione e archivio.

La “Raccolta differenziata di parole” è un progetto che da tre anni gira per borghi e città della Tuscia raccogliendo con voce anonima materiale da inserire in un racconto ​‍​‌‍​‍‌collettivo.

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