L’Alleanza Mobilità Dolce ha organizzato, nell’anno del Giubileo, l’undicesima edizione della Maratona ferroviaria che partita da Firenze giovedì 29 maggio ha fra le tappe del percorso scelto la stazione Roma San Pietro della Città Santa. I partecipanti il 30 maggio hanno percorso a piedi via Nicolo V fino alla passeggiata del Gelsomino che collega la stazione di San Pietro al Vaticano. La maratona dopo ulteriori tappe è terminata il 31 maggio a Napoli Margellina.
Le tappe della Maratona sono state utili ai maratoneti per visitare sedi ferroviarie, incontrare i rappresentanti delle istituzioni e dei comitati che svolgono opera di sensibilizzazione, per la mobilità dolce e ferroviaria, verso i cittadini e i rappresentanti del potere politico.
Con la coordinatrice di AMODO, senatrice Anna Donati, presidenti o delegati delle associazioni fra cui Legambiente, WWF, Italia Nostra, AICS che compongono l’alleanza, quindi giornalisti europei ed esperti ferroviari: Massimo Ferrari (esperto e giornalista dei trasporti europei) presidente UTP e segretario regionale Lombardia AEC (associazione europea dei ferrovieri); Gennaro Bernardo, già dirigente delle Ferrovie dello Stato, consigliere nazionale AEC; Maria Grazia Cavallotti, consigliera regionale AEC Lombardia; Oreste Varone, coordinatore AEC Lazio; Massimo Bottini, consigliere nazionale Italia Nostra e APAI; Flavia Corsaro, Italia Nostra nazionale e addetta stampa AMODO; Andrea Ricci, presidente dell’Osservatorio regionale del Lazio trasporti.
Maurizio Mazzoni consigliere dell’Osservatorio regionale trasporti del Lazio e consigliere del Comitato per la Civitavecchia Orte, non potendo essere presente a Civitavecchia ha incontrato a Piombino i partecipanti alla Maratona, anticipando l’incontro ufficiale con il comitato.
A Civitavecchia i maratoneti sono stati accolti dal presidente del comitato Raimondo Chiricozzi e dal coordinatore delle istituzioni locali e il sindaco di Gallese Danilo Piersanti.
I partecipanti alla Maratona hanno subito espresso il loro impegno e appoggio al comitato per ottenere la riapertura della Civitavecchia Orte o Ferrovia dei Due Mari. Hanno poi, chiesto chiarimenti sulle difficoltà e sulle iniziative che il Comitato ha in atto.
“Il comitato per la Civitavecchia-CapranicaSutri-Fabrica di Roma-Orte o Ferrovia dei Due Mari, ha detto Chiricozzi, desidera ringraziare vivamente l’Alleanza Mobilità Dolce e tutti i maratoneti ferroviari per averci voluto incontrare, e soprattutto per l’impegno profuso per la riapertura della ferrovia. La linea ferroviaria Civitavecchia Orte, ha continuato Chiricozzi, è considerata indispensabile dall’Unione Europea, tanto che ne ha finanziato la riprogettazione unitamente alla Regione Lazio, Autorità portuale di Civitavecchia e Interporto Centro Italia di Orte. I motivi di questa scelta sono tanti: la ferrovia Civitavecchia Orte congiunge su ferro il Mar Tirreno al Mar Adriatico (Porto di Civitavecchia, Porto di Ancona); si allaccia ad Orte al Corridoio europeo TEN T1 Berlino Palermo; favorisce la nascita del Corridoio del Mediterraneo Spagna Barcellona-Civitavecchia-Orte-Terni- Ancona-Croazia. Miliardi di lire spesi nei lavori di rifacimento della tratta Civitavecchia Capranica, che si dice non siano stati neppure collaudati; miliardi ottenuti dalle FS per il completamento e la elettrificazione di tutta la linea e non spesi sulla linea; posa in opera sulla tratta Capranica Orte di rotaie del 60 E’ il modello che gode di maggiore diffusione ancora oggi nelle linee ferroviarie moderne ) e subito dopo chiusura anche di questa tratta; insieme alla Unione Europea europeo finanziamento del progetto redatto dalla ITALFERR società partecipata FS; inserimento nella legge 128/2017 sulle ferrovie turistiche approvata all’unanimità dal Parlamento; inserimento da parte della vecchia amministrazione regionale del Lazio nei finanziamenti del PNRR; avocazione da parte del Governo del PNRR e stralcio del finanziamento richiesto; inserimento da parte della precedente amministrazione della Regione Lazio del finanziamento nei Piani di coesione sociale; cancellazione da parte della nuova giunta della proposta di finanziamento iscritta nel piano di Coesione sociale. Perché le istituzioni italiane sono state così altalenanti nelle decisioni prese? Forse il motivo principale, sta nella sudditanza della politica al potere economico? Nonostante tutto ciò – ha terminato il presidente del comitato Raimondo Chiricozzi -, siamo convinti della giustezza della nostra rivendicazione e quindi continueremo a porre la questione sollecitandone la definitiva soluzione. Apprezziamo pertanto sinceramente, le dichiarazioni , che ora vengono diffuse sull’importanza per il territorio della Tuscia e di tutto il Centro Italia della riapertura della Ferrovia Civitavecchia Orte, fatte in presenza nei convegni o in colloqui con i membri del Comitato da deputati locali nazionali, assessori regionali, presidenti e vice presidenti del consiglio regionale del Lazio, presidente Fondazione FS”.
I Maratoneti di AMODO, concludendo l’incontro, hanno suggerito iniziative da svolgere, hanno assicurato il loro impegno, hanno invitato i membri del comitato a perseverare nella rivendicazione di apertura della linea, perché è la cosa più giusta da fare a favore dei cittadini e per assicurare maggiore mobilità su ferro e ridurre l’inquinamento ambientale che il trasporto stradale produce.
Comitato per la Ferrovia dei Due Mari

























