Alla Necropoli di Castellina Cammerata con Archeotuscia e Ilse accompagnatrice sapiente

Di Luciano Pasquini

Una escursione davvero partecipata domenica 23 febbraio alla Necropoli di Castellina Cammerata una delle necropoli di San Giovenale (Civitella Cesi – Blera), organizzata da Archeotuscia e un bel gruppo affiatato. La giornata ha regalato ai partecipanti un’anticipazione della primavera. L’escursione e stata resa ancor più interessante dalla collaborazione di Ilse Koninckx belga di origine, trapiantata con successo da diversi anni nella Tuscia, che alla domanda  di cosa ama dei nostri luoghi, risponde senza esitazione: Tutto.

Castellina Cammerata è una delle varie necropoli Etrusche che circondano l’antico abitato di San Giovenale. Peculiarità del sito sono le tombe ricavate nel tufo, caratterizzate da una fenditura aperta nel soffitto che veniva chiusa da blocchi sempre di tufo, secondo una tipologia usuale nel VII sec. a. C. a Tarquinia e nell’Etruria meridionale interna. Questa necropoli ha più di 80 tombe comprese dal VII secolo al IV secolo aC. Queste tombe precedute da un dromos (corridoio di accesso) sono circoscritte ciascuna entro un tumulo, alcune di esse sono state rimesse in luce con scavi regolari da parte dell’istituto Svedese di Studi Classici in Roma (1959) e dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale (1984). Nella necropoli interessante da vedere una tomba monumentale del VI sec. a.C. del tipo a tumulo quadrato, con un breve dromos e ampia camera trasversale con letti funebri maschili e femminili, a timpano e più letti per i bambini. Nella parte orientale della necropoli sono ricavate nel tufo antiche tombe rupestri a facciata ,tra queste ultime si può vedere una che reca scolpita sulla fronte una finta porta. A termine non poteva mancare l’immancabile foto di gruppo.

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