Caduta libera. A Vibo Valentia quinto tonfo gialloblù

di Claudio Petricca

VIBONESE (4-3-2-1): Mengoni; Finizio, Camilleri, Malberti, Tito; Prezioso, Obodo, Scaccabarozzi; Taurino, Melillo; Bubas.A disposizione: Viscovo, Franchino, Silvestri, Cani, Allegretti, Ciotti, De Carolis. Allenatore: Nevio Orlandi

VITERBESE (4-3-3): Forte; De Giorgi, Rinaldi, Sini, De Vito; Baldassin, palermo, cenciarelli; Pacilli, Polidori, Vandeputte.A disposizione: Micheli, Schaeper, Atanasov, Perri, Milillo,Otranto. Allenatore: Stefano Sottili

Arbitro: Alessandro Di Graci di Como

Assistenti: Marco belsanti e Marco Dentico di Bari.

Marcatore: 20’s.t. Taurino

NOTE: Giornata primaverile, terreno in buone condizioni, spettatori 1000 circa. Calci d’angolo 3-3. Ammoniti: Taurino, Cenciarelli, Pacilli. Recupero: 1’+4’.

 

VIBO VALENTIA – Continua il momento da incubo della Viterbese che al “Luigi Razza” di Vibo Valentia incassa la quinta sconfitta stagionale su sei partite e scivola all’ultimo posto in classifica. Anche in terra calabrese i gialloblù raccolgono consensi (forse di convenienza?) dei padroni di casa ma rimangono ancora una volta con un pugno di mosche in pugno. E’ stata proprio la squadra di Sottili a tenere il pallino del gioco in mano per gran parte della partita, sciupando anche ghiotte occasioni per passare in vantaggio prima e pareggiare poi con l’errore di Pacilli nel finale tutto solo davanti a Mengoni. All’undici di Orlando, che a fine gara ha esaltato le qualità degli avversari, è bastato un colpo di testa del “piccoletto” Taurino abile a saltare tra i due colossi centrali della retroguardia gialloblù per sorprendere Forte partito forse in leggero ritardo e non immune da colpe. Rimane però l’allarmante dato di fatto di numeri impietosi per l’undici di Sottili, un solo punto ma soprattutto una sola rete messa a segno in 540 minuti di gioco. La squadra ha “giocherellato” anche con precisione ma senza tirare fuori quel furore agonistico determinante in certe circostanze. Molti protagonisti solo lontani parenti di quelli ammirati nello scorso campionato, altri faticano ad esprimersi, i punti fermi vacillano troppo spesso. La situazione ora si è maledettamente complicata con una classifica che non ammette ulteriori passi falsi.

CAMILLI – A gettare acqua sul fuoco ci pensa però il patron Piero Camilli intervenuto ai microfoni della seguitissima trasmissione web “Direttasportviterbo”. “Dico subito una cosa – esordisce il patron lanciando un vero e proprio messaggio di fiducia alla squadra – questi fino a gennaio sono i più forti del mondo, poi magari vediamo, però onestamente dico che questi hanno fatto tre mesi di vacanze e appena alzano il ritmo soffriamo però oggi il nostro portiere non ha fatto una parata e noi, giocando male, davanti al portiere gliela passiamo. La squadra non tiene la palla e di conseguenza soffre anche la difesa, abbiamo preso gol con uno “straccio mollo” da un giocatore non certo altissimo. In questo momento bisogna fare gruppo stare intorno alla squadra, conosco bene queste situazioni, ho passato anche di peggio a Grosseto ed anche con la Castrense dove perdemmo otto-nove partite ma poi alla fine vincemmo il campionato. Cosa dire – continua Camilli – faremo gruppo ma bisogna farsi anche un bell’esame di coscienza. Ci sono tre o quattro che secondo me sono sovrappeso, chi ha giocato di punta non ha tenuto una palla, e quando non lo fai la tengono gli altri. Lavoriamo, facciamo più punti possibili ed andiamo avanti poi c’è anche la coppa Italia da giocare però siamo anche tanto sfortunati, è facile poi saltare sul carro dei vincitori”.

SOTTILI – “Certo che far colpire di testa Taurino vuol dire che si poteva fare di meglio – esordisce Stefano Sottili ai microfoni di “Direttasportviterbo” – c’è solo il problema che poi non siamo riusciti a recuperarla e nemmeno ad andare in vantaggio. Si fa fatica ad analizzare che quello che facciamo finora non è sufficiente per riuscire a raddrizzare la situazione. Un punto in sei partite è quello che dice il responso del campo, c’è solo da lavorare, stare zitti, prendere atto della situazione, rimboccarci le maniche e da martedì ripartire perché è l’unico modo che conosco per poterne uscire. Solo attraverso il lavoro, la dimostrazione che c’è la voglia di uscirne se ne viene fuori altrimenti diventa ancor più complicato di quello che poi più complicato lo sarà. Abbiamo concesso poco, avuto tre o quattro occasioni importanti davanti al portiere senza fare gol, non so se il commento fosse stato lo stesso se avessimo vinto. So che alcuni giocatori possono fare di più e lo hanno dimostrato in precedenza, in questo momento non riusciamo a concretizzare le occasioni che creiamo.

Da martedì testa bassa, muti, si pedala con la voglia di ribaltare la situazione sennò non se ne esce e se non fossi fiducioso darei le dimissioni. La squadra è ovvio che sta crescendo man mano che gioca, avremo bisogno però di fare punti perché l’aspetto morale, l’autostima incidono molto nel riuscire poi a ribaltare le situazioni negative ed avere lo spirito giusto per affrontarle e superarle”.

Preoccupano intanto le condizioni di Saraniti, l’attesissimo e temuto ex di turno, che ha saltato per infortunio la sfida contro la Vibonese, nei prossimi giorni verranno valutate le condizioni dell’attaccante. Domenica si torna al Rocchi contro il lanciato Trapani, l’ennesima occasione per ripartire e scacciare questo infinito incubo.

Foto di Francesco Donato

 

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