22 milioni di euro per la riqualificazione delle periferie. Si parte nel 2021

di Luciano Costantini

Oltre 22 milioni di euro per finanziare il “progetto di riqualificazione e sicurezza delle periferie di Viterbo”. Tanti soldi che però dovranno essere spesi in fretta, a partire dall’estate del 2021. Poco più di due anni , ma che equivalgono a un battito di ali quando si parla di interventi pubblici. Oltre tutto si tratta di un progetto che era stato elaborato dalla precedente amministrazione comunale e che la squadra guidata da Giovanni Arena si trova adesso a dover accogliere e avviare. “In effetti – hanno spiegato il sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici, Claudio Ubertini – avremmo voluto apportare delle varianti, ma il ministero competente ce lo ha gentilmente impedito. O si prendeva per buono il vecchio progetto e con esso i soldi, o niente”. Nessuna alternativa. In sostanza, Arena & C. dovranno cercare di iniziare e portare a termine il lavoro immaginato e programmato dal team Michelini & C.
Dodici progetti sulla carta, ma soltanto otto, cioè due terzi di essi, potranno essere verosimilmente realizzati. Gli altri, appunto, resteranno sulla carta per tacita ammissione dei vertici di palazzo dei Priori. Vediamoli. Quelli possibili riguardano il Poggino e Santa Barbara. In particolare: riqualificazione del piano urbanistico, pista ciclabile (Santa Barbara), struttura della Francigena, strada Poggino-ex Fiera, Centro di Ricerca Applicata, Centro di riuso e riciclo dell’area dell’ex inceneritore, asilo nido (Poggino), ristrutturazione della zona sportiva e ammodernamento dei servizi (Santa Barbara). Progetti possibili, ma improbabili: rigenerazione edilizia Ater in via Corvi e via Rossi Danielli (Pilastro), nuova piscina (Santa Barbara), parcheggio ferrovie (Porta Romana), sottopasso Ferrovie (Porta Fiorentina). Oltre 17 milioni saranno messi a disposizione direttamente dal ministero dei Lavori Pubblici, altri 5 potrebbero arrivare da soggetti privati, nella eventualità di una compartecipazione alla realizzazione degli interventi previsti. La firma sulla Convenzione tra Comune di Viterbo e ministero è stata apposta dal sindaco Arena il 6 marzo scorso. Tra due anni, salvo possibili proroghe, i lavori dovranno almeno iniziare. Senza se e senza ma. Il rischio, anche se né sindaco né assessore lo hanno evidenziato in conferenza stampa, è che, in caso di ritardi e inadempienze, le risorse impegnate possano evaporare. E con esse il progetto che qualcuno, con un probabile eccesso di ottimismo, ha battezzato “Viterbo da vetus urbs a modern city”.

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