Volley: Veronica Guidozzi, centrale tarquiniese della Vbc: “Stiamo provando a sognare”

di Alfredo Boldorini

“Stiamo provando a sognare”. Veronica Guidozzi, centrale, tarquiniese, mamma di tre gemellini, compagna di Luca D’amico (tecnico dell’Altino Volley A2), una vita sui parquet nazionali, dopo il 3-0 secco contro il Volleyrò Casal de Pazzi nell’ultimo turno di serie B2 femminile, racconta la splendida affermazione di sabato al palavolley di via Gran Sasso.

La capitana della VBC parla del buon momento che sta attraversando la formazione allenata da Iacopo Jacovacci.

Dopo la sconfitta di Perugia nel penultimo turno serviva un pronto riscatto e pronto riscatto è arrivato…

Si quella vista in Umbria non era la vera VBC. Contro la formazione capitolina serviva una gara di svolta per riprendere il cammino. E alla fine è arrivata.

 

Vittoria importante per rimanere attaccati al treno delle prime…

Sinceramente non ci aspettavamo una partita così. Il primo set è stato molto combattuto. Il secondo e il terzo invece abbiamo amministrato il vantaggio e alla fine abbiamo portato a casa l’intera posta in palio contro un avversario comunque difficile e dal grande blasone, segno che siamo stati non solo superiori ma quasi perfette.

 

Sette incontri disputati con cinque vittorie: dove vuole arrivare quest’anno la VBC?

Prendo in prestito le parole del nostro allenatore: noi siamo qui per un sogno. Sognare non costa nulla. Stiamo sognando di centrare quell’obiettivo che all’inizio sembrava impossibile da centrare ma che giornata dopo giornata non sembra poi così lontanissimo. Le qualità tecniche ci sono. Alla fine vedremo se sarà stato solo un sogno oppure una splendida esperienza.

 

Quali sono le differenze con il gruppo dello scorso anno?

A mio giudizio non ci sono grandissime differenze. E’ stato mantenuto lo scheletro della passata stagione. Sono arrivate giocatrici di grande qualità come Giacomel e Lupoli, unitamente ad alcuni innesti provenienti dal settore giovanile. Siamo un buon mix, siamo un gruppo unito, coeso che è il nostro punto di forza. E questo si vede in campo.

 

Come concili il ruolo di giocatrice con quello di mamma di tre gemellini?

All’inizio è stato abbastanza pesante e solo una grande organizzazione familiare unitamente a un’altrettanta comprensione da parte della società, dello staff tecnico e delle mie compagne di squadra ha consentito che lo facessi con serenità. Io sto cercando di fare la mamma nel miglior modo possibile, incastrando tutti gli impegni. Sono molto contenta di far parte di questo gruppo e spero un giorno di portare i miei figli alle partite in modo da far capire loro l’importanza dello sport.

 

Sei la capitana e la giocatrice più rappresentativa di questa formazione, cosa ti senti di dire ai più giovani?

Non mi sento la giocatrice più rappresentativa, sebbene avessi trascorsi importanti nelle serie maggiori e nelle competizioni internazionali. La nostra vera forza è il gruppo, ci sentiamo tutte allo stesso livello. Consentimi infine un ringraziamento ai tanti nostri supporter e sponsor che si stanno aiutando in questa splendida avventura.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI