Vladimir Majakovskij raccontato da Serena Vitale

Un salto nella letteratura russa per gli incontro de GLI SPECIALI alla Biblioteca di Viterbo. Questo venerdì 22 aprile è Serena Viale, una delle più grandi conoscitrici della lingua e della letteratura russe e una delle personalità più importanti in questo campo, a farci conoscere una delle figure più enigmatiche e complesse della cultura russa, Vladimir Majakovskij. A metà fra reportage giornalistico, saggio letterario e romanzo biografico, il libro della Vitale Il defunto odiava i pettegolezzi” (Adelphi) restituisce pienezza al suicidio del poeta russo, cogliendone la profondità umana e culturale del suo gesto.

Allieva di Angelo Maria Ripellino, Serena Vitale ha vissuto a Mosca e a Praga e dal 1972 insegna Lingua e Letteratura russa. Consulente editoriale, critica letteraria, ha tradotto migliaia di pagine dal ceco e dal russo.

Tra i suoi libri figurano Il Bottone di Puškin (Premio Viareggio per la saggistica, Comisso per la biografia e Basilicata per la narrativa), La casa di Ghiaccio (Premio Bagutta e Premio Piero Chiara), L’imbroglio del turbante (premio Pen Club, Premio Grinzane Cavour). Nel 2015 esce per Adelphi Il defunto odiava i pettegolezzi.

Suicidatosi con un colpo di pistola (la Mauser) al cuore il 14 aprile 1930, Vladimir Majakovskij lascia dietro di sé proprio quello che non avrebbe voluto: una scia interminabile di congetture, calunnie e dicerie. Accanto al cadavere, un bigliettino con la richiesta di non fare troppi pettegolezzi – esattamente come farà Cesare Pavese vent’anni dopo – da cui il titolo del libro.

Citando molti autori, da Marina Cvetaeva a Boris Pasternak, pescando dalle lettere e dagli archivi dei giornali dell’epoca, la Vitale ricrea un grande affresco intorno alla vita e alle vicissitudini, interne ed esterne, del grande futurista e rivoluzionario russo, osteggiato e incompreso in vita, quanto osannato e studiato dopo la sua morte.

“Per noi è un grande onore ospitare Serena Vitale all’interno del nostro palinsesto di incontri degli Speciali, e credo che sia un importante segnale del livello di riguardo raggiunto dal nostro polo bibliotecario, che viene riconosciuto come palcoscenico ideale da una casa editrice del livello di Adelphi, che è presente anche con Benedetta Craveri per Gli ultimi libertini il 21 maggio”, dichiara Paolo PellicciaCommissario Straordinario della Biblioteca Consorziale di Viterbo.

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