Viterbese: con la Cavese scivolone di primavera

di Claudio Petricca

Viterbese-Cavese 1-3

VITERBESE (3-4-1-2): Valentini; Atanasov, Coda, Sparandeo (6’s.t. Luppi); De Giorgi, Damiani (19’s.t. Polidori), Palermo, Mignanelli; Pacilli (19’s.t. Zerbin); Vandeputte (1’s.t. Tsonev), Bismark (1’s.t. Molinaro).
A disposizione: Demba, Bertollini, Cenciarelli, Milillo, Coppola, Sini, Artioli.
Allenatore: Antonio Calabro

CAVESE (4-3-3): De Brasi; Filippini, Manetta, Bacchetti, Bruno (30’s.t. Silvestri); Tumbarello, Favasuli, Castagna (16’s.t. Migliorini); Rosafio (16’s.t. Magrassi) (40’s.t. De Rosa), Sainz-Maza, Fella.
A disposizione: Bisogno, Palomeque, Buda, Flores Heatley, Agate, Dibari, Ferrara.
Allenatore: Giacomo Modica
Arbitro: Enrico Maggio di Lodi
Assistenti: Thomas Ruggieri di Pescara e Pietro Lattanzi di Milano.
Marcatori: 20’p.t. Favasuli (r), 24’p.t. Pacilli (r), 14’s.t. Rosafio, 26’s.t. Fella.
NOTE: Giornata primaveriloe, spettatori 1200 circa
Calci d’angolo: 4-0 per la Viterbese. Ammoniti: Palermo, Tsonev, Bacchetti, Bruno. Tecupero: 0’+4’.

VITERBO – Lo scivolone che non t’aspetti ma che è sempre dietro l’angolo soprattutto dopo la tiratissima battaglia di domenica contro il Catanzaro. La Viterbese scesa in campo nel recupero contro la Cavese è apparsa stanca fisicamente ma soprattutto mentalmente all’indomani della epica rimonta contro il quotato Catanzaro, insomma uno di quegli scivoloni che alla fine possono capitare soprattutto se giochi ogni tre giorni e devi fare i conti con i primi caldi primaverili. Inevitabile poi, anche se nessuno lo afferma, che il pensiero voli già alla finale di coppa con il Monza che si giocherà tra una settimana al “Brianteo” ed anche in quest’ottica Calabro ha iniziato a programmare un mini turn-over che molto probabilmente proseguirà anche in occasione della proibitiva trasferta della vigilia di Pasqua a Potenza. La corsa ai play-off subisce una brusca frenata ma è più viva che mai con la Viterbese ancora nella griglia di partenza a soli 270 minuti dal traguardo. Due a questo punto le strade per centrare l’obiettivo, quella più tortuosa del campionato che potrebbe portare ad una griglia problematica e quella più rapida della finalissima di coppa che proietterebbe la vincente alle finali nazionali saltando ben due turni iniziali e soprattutto potendo contare sul prezioso riposo di due settimane. Contro l’ostica Cavese i gialloblù hanno pagato a caro prezzo un paio di incertezze difensive che hanno spianato la strada agli azzurri-stellati di Cava dei Tirreni che hanno concesso poco o nulla ai tentativi dei padroni di casa. Una sconfitta che frena la rincorsa al quinto posto ma dalla quale non bisogna assolutamente farne drammi in un momento decisivo della stagione. L’importante ora è recuperare energie fisiche e mentali per la super sfida del Brianteo per giocarsi, almeno sul campo, la sfida ad armi pari con la speranza e l’augurio che a dirigerla siano arbitri di spessore e non come lo scorso anno quando nella doppia sfida contro l’Alessandria la Viterbese fu penalizzata brutalmente dai direttori di gara. Antonio Calabro è consapevole del momento della sua squadra: “Come già accennato precedentemente, ci sono quella partite nelle quali paghi questa situazione – afferma il tecnico di Melendugno ai microfoni di “Direttasportviterbo” – e detto questo quando abbiamo avuto queste giornatacce non avevamo mai perso. Analizzando gli errori non sono mai frutto del caso le abbiamo provate tutte e non mi sento di condannare i miei ragazzi, anzi quando vinci sempre si perde anche la misura della circostanza invece quando arriva una sconfitta si da anche più valore a quanto fatto in precedenza perché viene fuori che non siamo invincibili e se vinciamo per tanto tempo vuol dire che ci mettiamo tanto di buono. Una Viterbese che può pagare la lunga rincorsa e le fatiche continue di tanti incontri ravvicinati? “Ci può stare – continua il tecnico – ma facciamo in modo che questo non avvenga, diciamo che nella formazione iniziale si è pensato anche in ottica finale, però ci può stare tutto d’altronde abbiamo scelto la strada di pensare partita per partita, ora siamo arrivati al momento di quagliare e vedere se questa strada ci porterà dei frutti e fino adesso è stato così, sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento e quindi faremo in modo che non accada. Ora bisogna essere bravi ed intelligenti a ragionare all’obiettivo, abbiamo messo le fondamenta ed ora dobbiamo entrare in questa casa ad abitarci ed è importante dopo aver messo mattone su mattone, starci comodi. Questa è una strada e la coppa Italia è un’altra e dobbiamo cercare di raggiungere un obiettivo sapendo che la vittoria in coppa ci porta al terzo posto mentre in campionato arrivare quinti non è semplice, già oggi abbiamo iniziato un piccolo turn over, è normale che la coppa è un obiettivo troppo importante. In questo momento quello che più incide è l’aspetto mentale, abbiamo preso dei gol assurdi dove ho captato l’assenza dei ragazzi e quello non è aspetto fisico. Quando non riesci a ripristinare l’adrenalina mostrata col Catanzaro facciamo queste figure”. Ora sotto con la difficile trasferta di sabato a Potenza con l’inevitabile pensiero a Monza in una sfida che arriverà appena quattro giorno dopo la gara di campionato e dove Calabro e la sua banda si giocheranno una stagione.

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