Uomini padri e bastardi, un libro di Teresa De Leonardis presentazione a Vetralla

Domenica 19 luglio, alle ore 18.00, presso il giardino di palazzo Paolocci, a Vetralla , via Roma, 41 la casa editrice Davide Ghaleb presenta “UOMINI PADRI E BASTARDI“, l’ultimo libro di Teresa De Leonardis, alla sua quinta pubblicazione con questa casa editrice.
In questo suo lavoro Teresa De Leonardis si chiede se sono le circostanze della vita a rendere gli individui quello che sono, capaci di grandi azioni di eroismo ma anche di crimini aberranti. È insito nel loro DNA l’impulso o lo stile criminale? Dove e come nasce, nell’uomo, la malvagità, la cattiveria? E come può succedere che anche tra fratelli, usciti dal medesimo utero, possano essere uno mite l’altro aggressivo, uno prepotente l’altro arrendevole? Sono importanti le condizioni e le circostanze in cui avviene il concepimento per spiegare il perché da uno stesso grembo nascono individui che potrebbero diventare Uomini padri o bastardi?
L’autrice verrà intervistata da Gabriella Norcia tra le letture di alcune parti dei racconti eseguite da Onia Patricelli, Marlena Giorgilli, Anna Zanda,
A fine presentazione l’autrcie offrirà a tutti i presenti un aperitivo di saluto a cura di “Ristorante da Benedetta” – “Risto sulla via”
Ricordiamo che l’ingresso è gratuito.

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle regole imposte dal Dpcm del 18 maggio 2020

 

L’Autrice:
“La prima volta sono nata a Crispiano, un paese della Puglia, la seconda mia nascita è avvenuta a Campagnano di Roma.
Le mie radici sono dove vivo dal 1970.
Ho intenzione di metterle altrove, secondo i miei progetti.
La mia prima nascita è avvenuta in una mangiatoia, così chiamata perché vi scannavano i maiali. Emarginata come “bastarda” per essere nata da una relazione extra coniugale, mia madre ha precorso i tempi, lei era additata come “una poco di buono” oggi, chi è nelle medesime condizioni si dice che viva in una “famiglia allargata”.
Ho imparato ad ignorare tutti i pregiudizi, le cattiverie e le maldicenze scrivendo. La scrittura è stata la mia isola. Mi sono innamorata di me e delle mie origini, trasferendo nelle mie storie l’urlo silenzioso della mia ribellione. Nessuna laurea né diploma appesi alle pareti. Autodidatta, e la mia memoria un magazzino dove ho stipato i miei ricordi e le mie esperienze.
Amo definirmi una “Raccontatrice”.
Alcuni miei racconti hanno vinto il Concorso Letterario Lune di primavera a Perugia.
Ho pubblicato con la casa editrice Davide Ghaleb, con la quale ho un sodalizio, quattro libri di racconti:
Diciotto anni in diciotto metri (2009) ,Quattordici passioni (2013), Tre centimetri sotto l’ombelico (2016), Un sorcio a briglie sciolte (2017).
Quello che ho imparato durante il mio camminare nella vita è il dialogare con il mio cuore e il mio intelletto.
Io e loro andiamo molto d’accordo.”

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