Sabato 20 aprile, nella bellissima zona di Castel d’Asso, in prossimità della chiesa rurale dedicata a Santa Maria Amabilis, è stato innagurato un cippo che indica 100 chilometri rimanenti dalla tomba dell’Apostolo Pietro nella città del Vaticano. Il cippo, alto centocenti centrimetri in materiale peperino, è un’opera dell’artigiano Errichiello Arcangelo e segna un importante traguardo per coloro che percorrono la via Francigena che fin dal medioevo e ancora nell’era moderna è attraversata dai pellegrini che si dirigono a Roma. Il cippo è stato progettato sul modello dei Mojon che si trovano lungo i cammini verso Santiago di compostela, luogo dove è sepolto un altro grande Apostolo, san Giacomo il maggiore.
La pietra miliare è stata ideata dall’Associazione Amici della Via Francigena di Viterbo e con l’aiuto dell’Associazione Amici del Beato Barberi è stata posizionata all’interno del giardino della chiesa mariana. L’Associazione Amici della Via Francigena che opera nella parrocchia Santa Maria Nuova è composta da volontari e pellegrini che hanno fatto della loro passione una missione: quella di accogliere i pellegrini, dare loro un riparo per la notte all’Ospitale del Pellegrino di Viterbo e fornire assistenza spirituale e materiale per vivere con maggior entusiasmo il loro pellegrinaggio. In particolare, ogni secondo sabato del mese, viene celebrata la Benedizione del Pellegrino nella chiesa di san Pellegrino dove viene rilasciata la Credenziale del Pellegrino sulle vie della fede a coloro che desiderano percorrere la Via Francigena o il Cammino verso Santiago di Compostela.
Il vicepresidente degli Amici della Via Francigena, il pellegrino e diacono Vincenzo Mirto, ha percorso ben diciasette volte la Via Francigena per arrivare alla Basilica di San Pietro ad limina Petri, partendo ogni volta da una località diversa lungo questa antica via di pellegrinaggio e a breve ripartirà per la sua diciottesima volta. Sarà questo il punto di partenza del prossimo cammino compiendo così i chilometri necessari per ricevere ancora una volta il Testimonium, attestato di fine pellegrinaggio rilasciato dagli uffici della canonica di San Pietro in Vaticano e che dimostra che la Via Francigena è una via di fede.
Ora, una volta giunti a Viterbo, i pellegrini francigeni e romei possono scegliere di percorre la via Francigena utilizzando l’antica strada Signorino ed effettuando una deviazione di circa cinquecento metri possono visitare la chiesa mariana di Castel d’Asso, mettere il timbro sulla credenziale e ammirare il Cippo del centesimo chilometro.
Presenti oltre ai componenti del direttivo dell’associazione promototrice, Don Mario Brizi, parroco della parrocchia Santa Maria Nuova, Luciano Proietti, presidente Associazione ArcheoTuscia, Sandro Toso, presidente dell’Associazione Amici del Beato Barberi e diversi componenti la comunità della chiesina rurale.
Caso ha voluto che, mentre si svolgeva questa breve cerimonia d’inaugurazione, sono arrivati due pellegrini inglesi che, con vero piacere hanno condiviso il momento e si sono intrattenuti con i presenti raccontando il loro cammino.
Per maggior informazioni per ricevere la benedizione e le credenziali consultare il sito www.amicidellaviafrancigenaviterbo.com.
Associazione Amici della Via Francigena Viterbo