Tuscia Film Fest, debutto con “Miseria e nobiltà”, eccezionalmente a colori

Donatella Agostini

Tra gli imperdibili appuntamenti estivi nella Tuscia, è arrivato anche l’attesissimo Tuscia Film Fest, rassegna cinematografica giunta quest’anno alla quindicesima edizione. Nella serata inaugurale del 6 luglio, presso la scenografica piazza viterbese di San Lorenzo, la folla di appassionati ha potuto assistere alla proiezione di un capolavoro del cinema comico italiano, “Miseria e nobiltà”, protagonista il grandissimo Totò, con una giovanissima Sofia Loren, Valeria Moriconi, Franca Faldini. Il TFF ha aperto una collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale – e avrà l’occasione di presentare da quest’anno in poi grandi classici del cinema italiano restaurati in digitale. A introdurre la visione della pellicola Franco Grattarola, responsabile per il progetto Tuscia Terra di Cinema: «Miseria e Nobiltà è una celebre pellicola del 1954. Insieme a “Il turco napoletano” e “Il medico dei pazzi” forma un trittico di film tratti da altrettante commedie di Eduardo Scarpetta, famosissimo commediografo e attore napoletano che inventò la maschera di Felice Sciosciammocca, felicemente impersonata da Totò. La figura di “Feliciello”, fondamentale per il teatro napoletano, andò gradatamente a sostituire la maschera storica di Pulcinella. Scarpetta mutuò alcune sue farse da alcune pochades francesi adattandole allo spirito e al costume napoletano, e soprattutto rivolgendosi non più al pubblico del regno borbonico ma a quello del nuovo Regno d’Italia. Negli anni Cinquanta nasce l’idea di girare questi tre film, tutti diretti da Mario Mattoli, il regista che firma i più grandi successi di Totò. Era il periodo in cui l’Italia usciva a fatica da una guerra disastrosa, un’Italia in cui i concetti di fame e miseria erano purtroppo conosciuti. La sequenza famosissima in cui Totò si intasca gli spaghetti ben documenta la diffusa situazione del dopoguerra. Ogni cinema è il riflesso della propria epoca». Conosciutissimo da generazioni di italiani, “Miseria e nobiltà” è stato proiettato in una sorprendente veste a colori, che ha permesso ai numerosi spettatori viterbesi di apprezzarlo ancora di più.

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