Volete scoprire come è iniziata a Tuscania la coltivazione della lavanda e le attività legate a questa bellissima pianta aromatica?
Nella Tuscia come in Provenza, domenica 6 luglio, in occasione della Festa della Lavanda giunta alla sua 14ma edizione, tra abbazie e campi di lavanda, ve lo racconterà Anna Rita Properzi, guida turistica e ambientale escursionistica durante questa passeggiata, in un fine settimana molto particolare e rilassante in luoghi freschi, di grande fascino e tranquillità.
Come ogni anno da ormai venti anni, anche questa estate sarà possibile ammirare la bellezza dei luoghi storici della città e le aziende produttrici con i loro campi fioriti e curati come giardini.
Seguendo la tradizione dei monaci cistercensi, venuti nel medioevo dalla Francia a Tuscania, alcuni imprenditori coraggiosi, iniziarono la coltivazione della lavandula officinalis e del lavandino grosso.
La visita guidata vi permetterà di scoprire la splendida Abbazia Cistercense di San Giusto, luogo privato, immerso nella verde valle del fiume Marta e che offre oggi la stessa magia di molti secoli fa quando monaci e viandanti percorrevano le antiche strade.
Il monastero si affaccia sulla valle del fiume Marta. La presenza di sorgenti ha sicuramente incoraggiato gli insediamenti fin dall’epoca etrusca, romana e medievale.
La prima notizia sicura di una comunità monastica di San Giusto è della fine del X secolo, quando un gruppo di monaci, seguendo la Regola di San Benedetto da Norcia, fondarono il primo monastero.
Nel 1146, l’abbazia cistercense di Fontevivo (Parma), abbazia figlia di Clairvaux (Francia), inviò un gruppo di monaci a reinsediare San Giusto come abbazia cistercense. Nel XV purtroppo l’abbazia fu definitivamente soppressa e da allora in poi i suoi edifici caddero in rovina.
I partecipanti alla visita guidata avranno la possibilità di ammirarne la rinascita di questo luogo, grazie all’attuale proprietario Mauro Checcoli, ingegnere bolognese (medaglia d’oro olimpica Tokio 1964) e alla sua famiglia che nel 1990 acquistano l’azienda con i ruderi dell’abbazia di San Giusto.
Oggi l’abbazia di San Giusto è un’azienda agricola biologica eco-compatibile e un luogo per viaggiatori, artisti, appassionati di natura e d’arte.
Dopo questa immersione nella bellezza del paesaggio e della storia dell’abbazia, è previsto lo spostamento in auto nell’Azienda Agricola Lavanda della Tuscia, situata a dieci minuti di strada e immersa nel verde della maremma Laziale, insieme alla proprietaria Lucia che da molti anni coltiva la pianta aromatica.
Sarà possibile gustare le ottime bevande aromatiche preparate da Lucia e altre specialità,
conoscere le tecniche della coltivazione, lavorazione e utilizzo della pianta aromatica prima dell’estrazione dell’olio essenziale mediante procedimenti di distillazione in corrente di vapore.
Info e dettagli: tel. 333 4912669, Anna Rita Properzi Guida Turistica e Ambientale Escursionistica Iscritta al Registro Italiano Aigae con Assicurazione Professionale RC attiva.
Prenotazione obbligatoria: si consiglia di prenotare sul sito www.annaritaproperzi.it, oppure tramite WhatsApp 3334912669, o mail annaritaproperzi@gmail.com
Appuntamento: domenica 6 luglio ore 16.30 presso l’Abbazia di San Giusto, Strada Consortile le Poppe
Durata: 3 ore circa;
Abbigliamento: scarpe comode sia aperte che chiuse, abiti leggeri, cappellino, acqua. Si cammina sul prato e sui pavimenti antichi dell’abbazia e tra i filari del campo di lavanda ben puliti

























