Sulle orme degli Elefanti alla scoperta di Castel Cellesi

di Luciano Pasquini

Il piccolo Borgo di Castel Cellesi ci attende in una domenica assolata di primo assaggio d’estate, la piazza rettangolare che caratterizza il minuscolo borgo  è il punto di partenza della camminata. “Sulle orme degli elefanti” una passeggiata promettente: un viaggio tra storia, natura coltura e scoperte inimmaginabili . Domenica 2 giugno in tantissimi hanno voluto partecipare alla passeggiata organizzata dall’Associazione Archeologica di Castel Cellesi, in collaborazione con il Comune di Bagnoregio e il Museo Geologico e delle Frane. Fabrizio Fiorani guida e gestore di un agriturismo nella zona, ci racconta di come si stanno adoperando per far conoscere questa piccola perla della Teverina, dalle sue  parole lascia  trapelare la passione per il territorio e lo sforzo perpetrato per realizzare le infrastrutture che permettano al visitatore di vivere al meglio il suo soggiorno in Tuscia.

Sentieri ben curati, guide preparate come Giovanni Maria Di Buduo il geologo che ci accompagna nel percorso,insieme all’allestimento degli sportelli informativi e Totem affiancati da persone del posto  in grado di rappresentare  il territorio con le varie sfaccettature storiche, antropologiche, economiche, delineano l’identità della comunità  che può soltanto sorprendere. La vicinanza di Civita di Bagnoregio il faro che fa convergere i gradi flussi, va sfruttata per costruire un turismo lento, dove la “coltura del viaggio” arricchisca il visitatore, che decide di soggiornare senza ridurre il tutto ad una  visita affrettata. Francesco Bigiotti il sindaco uscente di Bagnoregio, che inizia la sua nuova  esperienza da assessore al turismo e cultura, ci ha accompagnato nella camminata, insieme ai volontari della Croce Rossa Italiana di Bagnoregio, veri angeli custodi durante tutto il percorso. Una camminata che ha avuto il suo momento suggestivo nella visita al sito archeologico dove è stato riportato alla luce un esemplare di elephans anticuus. Si tratta di un elefante di quasi un milione di anni fa.

L’elefante, secondo la relazione stilata dal professor Paul Mazza del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze , poteva raggiungere fino a quattro metri di altezza al garrese, 10-12 tonnellate di peso, proviene dall’Africa ed è un esemplare della prima metà del pleistocene medio, di età avanzata.

Il ritrovamento è avvenuto per caso nella località Campo della spina,proprio  nella zona di Castel Cellesi, e in questi anni si è provveduto a sistemare il sito per rendere possibile l’esperienza di visita al pubblico..

Una piccola rampa porta al sito che ci mostra resti ben conservati il cui studio è ancora da completare… La passeggiata organizzata il 2 giugno vuole essere la prima di una serie di iniziative volte alla promozione del territorio. Il sito dell’elephans rappresenta un ulteriore punto di forza della offerta turistica di questo luogo, un tassello strategico per vincere la sfida come premesso, dell’aumento della permanenza turistica.Tale salto avrebbe  un impatto fortissimo sull’economia e sull’occupazione.

La nostra passeggiata  si completa  tra frantoi abbandonati lungo il corso del Rio Chiaro, grotte di Briganti, il tutto riparato da una vegetazione che in alcuni tratti ricorda la foresta pluviale. L’odore di barbecue che proviene dal paese ci aiuta a superare l’ultimo dislivello, per riportaci al punto di  partenza, dove i volontari stanno preparando il pranzo per i partecipanti. Il tempo per un saluto a Telly Puuri sulla magica piazzetta,. Telly una guida turistica, pure instancabile  viaggiatrice, ha fatto da anni di Castel Cellesi il suo buon ritiro contribuendo con i suoi saperi a  far conoscere le bellezze della Tuscia ai suoi connazionali Finlandesi, A riscontro dell’efficacia della sua strategia dei  centottantotto abitanti di Castel Cellesi , la metà sono Finlandesi, che trascorrono le loro vacanze in questo delizioso borgo della Tuscia, e contribuiscono a farlo conoscere nel nord Europa.

La seconda fase di Bagnoregio promette il  giovane neo sindaco Luca Profili è di “valorizzare le bellezze paesaggistiche, storiche e naturali per offrire ai turisti una serie di esperienze aggiuntive alla visita a Civita, che rimane l’attrattore internazionale da valorizzare e curare al massimo. Un ruolo strategico in tal senso lo avranno le  frazioni di Castel Cellesi e Vetriolo”. Il cammino è cominciato “sulle orme degli elefanti”.

 

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