Stelliferi : “Area lacuale di Vico salubrità in miglioramento, niente allarmismi”

di Donatella Agostini

Un’occasione per fare chiarezza, e per fornire alla cittadinanza una doverosa e corretta informazione. Questo il senso dell’incontro avvenuto questa mattina nella sala conferenze della Provincia in via Saffi a Viterbo; voluto fortemente dal sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi, l’incontro ha visto la presenza di altri sindaci dell’area dei Cimini, associazioni di categoria, sindacati, e della presidentessa della Riserva Naturale del Lago di Vico Daniela Boltrini. Il caso che si impone con urgenza all’attenzione generale è lo stato di salute ambientale dell’area lacuale di Vico e delle stesse sue acque, che sarebbe minacciato dalle colture intensive di nocciola, principale risorsa economica dei Cimini. Recentemente, alcuni sindaci della zona di Bolsena sono insorti contro la possibilità di impiantare noccioleti nei loro territori, additandoli come esempio da non seguire onde evitare al loro lago di seguire la stessa sorte di quello di Vico. Dichiarazioni importanti che hanno suscitato l’immediata reazione dei comuni della cinta del lago di Vico, che tra l’altro temono ripercussioni sulla loro attività turistica. «Sono qui soprattutto in veste di presidente della Comunità Montana dei Cimini, oltre che di sindaco di Caprarola», ha esordito Stelliferi. «Perché non solo Caprarola, ma tutta l’area dei Cimini è investita dal tema della nocciola. È singolare che la nocciolicoltura dei Cimini sia considerata altrove un’eccellenza mondiale ma che poi venga considerata così negativamente a livello locale. Esportiamo il nostro know how all’estero, imponiamo ai nostri agricoltori il rispetto del piano di utilizzazione aziendale che contiene norme e parametri obbligatori in materia di fertilizzanti e fitofarmaci. Ma alcuni colleghi sindaci hanno espresso preoccupazione circa la messa a coltura di noccioli nei loro territori intorno al lago di Bolsena, perché a loro dire “non vorrebbero fare la nostra stessa fine”. Le loro affermazioni incaute rischiano di danneggiarci anche in termini turistici. Mi dispiace inoltre che si siano espressi non avendo la benché minima conoscenza dello stato effettivo delle cose, che è ampiamente suffragato dai dati scientifici». All’incontro hanno infatti partecipato anche il dott. Fabrizio Scialanca e il dott. Valerio Cristofori, del dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia, i quali hanno illustrato i risultati incoraggianti degli studi effettuati nelle acque e nei terreni circostanti il lago di Vico, dal punto di vista fisico, chimico e agricolo. Studi che dimostrano come le fioriture della temuta alga rossa stiano lentamente regredendo, e che il processo di miglioramento dello stato delle acque sia in trend positivo. Il dott. Cristofori ha sottolineato inoltre come le piante di nocciolo siano addirittura utili per combattere l’erosione dei terreni. «Le acque del lago di Vico si rinnovano ogni diciassette anni: è lecito aspettarci un miglioramento altrettanto lento, ma lo stato delle acque è stato dichiarato eccellente dalle analisi effettuate dall’Arpa Lazio e dall’Istituto Superiore di Sanità», ha continuato Stelliferi. «Se poi si vuole contestare le istituzioni che certificano i risultati, si suscita una polemica in cui io non voglio entrare. Per quanto riguarda la potabilità delle acque, sono stati spesi oltre trecento milioni di euro per il sistema di monitoraggio e filtraggio. Come sindaco sono anche la prima autorità cittadina responsabile a livello sanitario, e mi assumo appunto la responsabilità di dichiarare che non esistono pericoli per le popolazioni che vivono intorno al lago di Vico. Ho adito alle vie legali per tutelare gli interessi dei nostri Comuni da dichiarazioni diffamatorie. Se gli altri Comuni non vogliono seguire la nostra stessa strada, sono liberissimi di farlo. Ma lascino in pace una realtà importante e riconosciuta anche all’estero».

 

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